Con una partecipata e sentita cerimonia, anche a Laurino si è ufficialmente aperto l’anno giubilare. Oggi la Celebrazione Eucaristica presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore, alla presenza del vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, monsignor Vincenzo Calvosa.
La celebrazione
Presenti anche i sindaci di Laurino, Gregorio Romano, e di Campora, Giovanni Feola e i rappresentati delle forze dell’ordine. Tanti fedeli, provenienti anche dai centri limitrofi, hanno riempito la chiesa che custodisce le spoglie di Sant’Elena, Vergine anacoreta, nata proprio le centro cilentano all’inizio del VI secolo.
La fanciulla, si nascose in una grotta ad 8 km dalla città natale nella località Pruno. Morì dopo 21 anni di vita eremitica, nel 530. Il suo corpo fu dapprima trasportato a Pesto, poi passò a Margherita, moglie di re Carlo II d’Angiò. Dopo tanto peregrinare nell’800 ritornarono a Laurino.
Le parole dei presenti
“Iniziamo l’anno giubilare anche in questa chiesa – ha detto durante l’omelia il Vescovo – confesso di non stare tanto bene. Ero tentato di tornare indietro durante il tragitto. Poi mi è venuto in mente l’esempio di mia madre che le cose necessarie anche quando non stava bene le doveva e le voleva fare. Questo esempio dei genitori deve aiutarci a superare i momenti di difficoltà”.
“Era giusto riconoscere questa chiesa giubilare in onore di Sant’Elena. Era giusto, inoltre, individuare una chiesa all’interno di un territorio isolato. Bisognava dare un segno di vicinanza”, ha concluso monsignor Calvosa.
“Grazie per aver scelto Laurino come chiesa giubilare. Viviamo l’anno come grazia”, ha detto don Loreto Ferrarese.
“Per noi è una serata particolare – ha detto il sindaco Gregorio – avere una chiesa giubilare e un grandissimo dono”.