L’Atletica Agropoli brilla nei Campionati Italiani Universitari e Allievi

L'Atletica Agropoli brilla nei Campionati Italiani Universitari e Allievi, ecco le prestazioni e i risultati

Di Roberta Foccillo

Campionati Italiani Universitari a Fabriano: L’atletica Agropoli presente!

Centinaia di atleti provenienti da tutte le regioni d’Italia si sono sfidati nei Campionati Italiani Universitari, che si sono svolti a Fabriano. In due giorni di grande atletica, i partecipanti hanno dato il massimo per primeggiare.

Prestazioni eccezionali di Chiara Tarani nel salto triplo

Tra gli atleti dell’Atletica Agropoli, Chiara Tarani ha ottenuto un ottimo sesto posto finale nel salto triplo.

Allenata da Angela Gargano, Chiara ha chiuso la gara con la misura di 11.92. Questi Campionati Universitari rappresentano una tappa importante per la stagione sportiva di Chiara, che ha ancora un impegno nel Challenge assoluto.

Pascal D’Angelo nella top 10 nei 110hs e altre buone prestazioni.

Pascal D’Angelo ha raggiunto il decimo posto nei 110hs, ottenendo il suo secondo miglior risultato di sempre con un tempo di 15.44.

Inoltre, Mariagrazia Biscardi ha registrato buone prestazioni nei 5000m, mentre Paolillo si è distinto nell’alto e nel salto in lungo, disciplina in cui ha gareggiato anche Chiara Tarani.

L’Atletica Agropoli ai Campionati Italiani Allievi a Caorle

Dai Campionati Italiani Universitari a Fabriano, l’Atletica Agropoli si è spostata a Caorle per partecipare ai Campionati Italiani Allievi.

Marco Cavallaro ha rappresentato la squadra nel Decathlon, ottenendo un rispettabile 14º posto con un punteggio totale di 5458. Ha ottenuto un successo nei 1500m, completandoli in 4:42.11.

Le parole del tecnico Luigi Chierchia sulle prestazioni di Marco Cavallaro

Luigi Chierchia, tecnico di Marco Cavallaro, ha commentato l’esperienza di Marco nei Campionati Italiani Allievi a Caorle.

Essendo il primo anno nella categoria Allievi, Marco ha affrontato dieci prove del Decathlon, registrando tre nuovi personali (Alto 1.74, Asta 3.60 e 1500m).

Nonostante il vento contrario, la stanchezza e alcuni cali di tensione, Chierchia ritiene che l’intera prestazione sarebbe stata sicuramente migliore senza questi fattori influenzanti“.

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