La Salernitana dà il primo dispiacere ai propri tifosi. Al Via del Mare i Granata devono arrendersi a un buon Lecce, che ha difeso con ordine e ha saputo sfruttare le proprie occasioni. Gli uomini di Sousa hanno affidato alle folate dei singoli le proprie iniziative. Quando i tenori offensivi si sono trovati tra le linee il pareggio è stato sfiorato più volte. Su un gran tiro di Cabral solo il palo ha salvato la porta difesa da Falcone Molti gli ospiti che non hanno inciso e che non sono stati all’altezza del proprio stesso livello.
Le scelte tecniche
La Salernitana si presenta al Via Del Mare orfana di bomber Dia, che ha tenuto in settimana “certi atteggiamenti” (così ha spiegato il Ds De Sanctis la scelta di lasciare il 10 in tribuna). Le sirene inglesi evidentemente hanno distratto il senegalese. Granata che, dunque, si schierano con: Ochoa; Pirola, Gyomber, Lovato; Bradaric, Legowski, Coulibaly, Kastanos; Candreva, Cabral; Botheim. Lo schema è il classico 3421. Sousa compie poche variazioni sull’undici già visto nel match precedente, spicca la scelta di impiegare dal primo il neo acquisto Valencia. Risponde il Lecce di mister Roberto D’Aversa con: Falcone; Gallo; Baschirotto; Pongracic; Gendrey; Kaba; Ramadani; Rafia; Banda, Krstovic; Almqvist.
Lecce-Salernitana. Il primo tempo
Salernitana che inizia inizia il primo tempo con confusione e subisce la doccia fredda al minuto ‘6, quando Kristovic inzucca libero, troppo libero, in area, mettendo alle spalle di Ochoa. Colpevoli i difensori ospiti. La Salernitana non riesce recuperare lucidità, il centrocampo viene spesso saltato. Al contrario, il Lecce muove con maggiore fluidità il pallone, sono almeno due le occasioni nette con Kristovic e Banda (buona la risposta di Ochoa sulla sua staffilata). Tuttavia, l’opportunità per il pareggio si presenta a due minuti dall’intervallo: Kastanos inventa per Candreva che a tu per tu con Falcone non riesce a insaccare. Si va a riposo sul risultato di 1 a 0 per i padroni di casa.
Le ripresa
La Salernitana torna sul terreno di gioco, dopo l’intervallo, con lo stesso spartito del primo tempo, tenacia ma ben poche idee. Sousa non è soddisfatto dei suoi, quindi, triplo cambio, fuori Coulibaly, Kastanos e Botheim. Al loro posto Mazzocchi, Martegani e Ikwemesi. Salernitana vicinissima al pareggio, quando sono ’73 i minuti sul cronometro. Cabral classe pura! Raccoglie un pallone sporco sul vertice sinistro dell’area di rigore, rientra e calcia benissimo. E’ il palo a salvare il Lecce. I Granata sembrano aver ritrovato la fiducia nei propri mezzi tecnici, provano a costruire qualcosa di più. Lecce che difende con ordine e tenta di venire fuori, soprattutto con il subentrante Strefezza, che si assume l’onere della regia offensiva. Si divora il pareggio lo stesso Cabral che spedisce in tribuna un rigore in movimento che gli ha servito Bohinen. Sempre l’ala causa il patatrac in pieno recupero, respingendo con un gomito in area: calcio di rigore Lecce. Poggia la sfera sul dischetto capitan Strefezza, che incrocia e spiazza Ochoa: 2-0 e partita chiusa.
Poche idee a centrocampo
La Salernitana ha manifestato una spaventosa difficoltà in costruzione. Entrami i mediani titolari (Coulibaly e Legowski) non sono stati in grado di svolgere con sufficienza i compiti di regia. Non c’è stata mai un’uscita pulita per i tre di difesa, costretti a reiterare la conduzione di palla, rallentando molto la manovra. Candreva e Kastanos sono stati in grado di creare da soli pensieri alla difesa salentina. Con il contributo di Cabral, si intende. Ciò è testimone del fatto che i problemi della Bersagliera sono da ricercarsi dalla cintola in giù. A questo si unisce a una difesa che non si è rivelata impenetrabile nemmeno questa sera e un Botheim, francamente, impalpabile. Su quest’ultimo fronte basterà recuperare bomber Dia, sempre che le sirene inglesi non lo abbiano obnubilato in modo irrimediabile. Il Lecce, diretto concorrente, si è dimostrato in buona forma. Bravo Banda (che per la verità avrebbe anche meritato il secondo giallo per un intervento scomposto) a tenere sulla corda i difensori ospiti. Ottimo Krstevic che ancora una volta fa valere la propria verve realizzativa, procurandosi anche altre due occasioni che non capitalizza per poco.