La Roma Primavera, la squadra giovanile della società giallorossa, in visita al cimitero di Castellabate per ricordare Agostino di Bartolomei.
La squadra, reduce dal successo di ieri, ha infatti vinto la Finale di Coppa Italia giocata all’Arechi contro la Fiorentina, con un risultato di 2 a 1, ha vissuto un momento di grande emozione.
L’intera squadra Roma Primavera in visita al cimitero di Castellabate
La squadra ha deciso di dedicare una parte del suo tempo a rendere omaggio a un grande campione della storia della Roma, Agostino Di Bartolomei, scomparso tragicamente 28 anni fa. Una delegazione della squadra, insieme alla polisportiva Santa Maria, si è recata al cimitero di Castellabate, nel Cilento, dove riposa il campione, per onorarne la memoria.
I ragazzi in visita anche alla casa del campione dove li ha accolti la moglie Marisa
La visita al cimitero è stata solo il primo gesto di affetto e gratitudine della Roma Primavera nei confronti di Di Bartolomei. Successivamente, la squadra si è diretta verso la casa del campione, dove è stata accolta dalla moglie Marisa. Un momento di grande emozione, in cui i giovani calciatori hanno potuto conoscere da vicino la storia e l’eredità lasciata da Di Bartolomei, che è stato un simbolo della Roma e del calcio italiano.
Gli ultimi anni di Agostino di Bartolomei
La tragica morte di Agostino Di Bartolomei, avvenuta il 30 maggio 1994, ha ancora oggi un grande impatto emotivo. Le ragioni del gesto suicida sono state rivelate in una lettera lasciata dal campione, in cui si parlava dei problemi finanziari e delle difficoltà burocratiche che aveva affrontato nel tentativo di realizzare un progetto per la costruzione di una cittadella dello sport aperta ai giovani. Di Bartolomei aveva cercato di essere indipendente e di aiutare la sua famiglia in ogni modo possibile, ma si sentiva intrappolato in una situazione senza vie d’uscita.
Il legame con il campione
Nonostante la sua scomparsa prematura, l’eredità di Agostino Di Bartolomei vive ancora oggi nella memoria dei tifosi della Roma e del calcio italiano. La sua carriera, che lo ha visto militare per anni nella squadra capitolina e poi in altre squadre come il Milan, il Cersena e la Salernitana, è stata segnata da grandi successi e da un attaccamento profondo alla maglia giallorossa.
Dopo la sua morte, la Roma e la città di Castellabate hanno dedicato a Di Bartolomei diverse iniziative commemorative, come la denominazione di una strada e di un campo del centro sportivo di Trigoria. Anche la cultura italiana ha tributato omaggi al campione, con riferimenti a lui in canzoni come “Tradimento e Perdono” di Antonello Venditti e “La leva calcistica del ’68” di Francesco De Gregori.
La visita della Roma Primavera alla tomba di Agostino Di Bartolomei e alla sua casa è stato un momento toccante e significativo.