La ricetta della domenica: le graffe fritte con zucchero e cannella

Ecco tutti i segreti per un impasto gustoso e una frittura leggera

Di Angela Bonora

Le graffe fritte sono un simbolo della pasticceria partenopea, un dolce che inebria con il suo profumo di fritto, zucchero e cannella. Soffici e irresistibili, sono la delizia perfetta per iniziare la giornata con energia o per concedersi un peccato di gola in qualsiasi momento.

Scopriamo insieme come preparare queste ciambelline dorate a casa, seguendo una ricetta tradizionale e qualche consiglio utile.

Ingredienti

  • 500g di farina 00
  • 100g di patate
  • 50g di zucchero
  • 25g di lievito di birra fresco
  • 50g di burro
  • 2 uova
  • Scorza grattugiata di un limone
  • Un pizzico di sale
  • Olio di semi per friggere
  • Zucchero a velo e cannella in polvere per spolverare

Procedimento

Lessate le patate e schiacciatele ancora calde. Sciogliete il lievito di birra in un po’ di latte tiepido, aggiungete un cucchiaio di farina e uno di zucchero, e lasciate lievitare per circa 15 minuti. In una ciotola capiente, setacciate la farina, aggiungete le patate schiacciate, lo zucchero, le uova, il burro fuso, il lievito sciolto, la scorza di limone grattugiata e il sale. Impastate fino ad ottenere un composto liscio ed elastico. Coprite l’impasto con un canovaccio umido e lasciatelo lievitare in un luogo caldo per circa 2 ore, o fino al raddoppio del volume. Una volta lievitato, stendete l’impasto con un mattarello e ricavate delle ciambelline usando due tagliapasta di diverse dimensioni. Friggere le graffe in abbondante olio caldo fino a doratura, scolarle su carta assorbente e spolverarle con zucchero a velo e cannella.

    Consigli utili

    • Utilizzare una farina di buona qualità, come la 00, per ottenere un impasto soffice e leggero.
    • La lievitazione è fondamentale per la riuscita delle graffe. Assicuratevi che l’ambiente sia caldo e privo di correnti d’aria.
    • L’olio deve essere ben caldo ma non fumante. Friggere le graffe poche alla volta per evitare di abbassare la temperatura dell’olio.
    • Le graffe sono più gustose se consumate calde, ma si conservano bene per qualche ora in un contenitore ermetico.
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