“La prevenzione è quella che paga di più”: con queste parole il Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, ha concluso la riunione, tenutasi il 3 luglio presso il Palazzo del Governo, sul tema del contrasto agli incendi boschivi per la stagione estiva 2024.
Si è trattato di un importante momento di riflessione, confronto e raccordo su un fenomeno che interessa in modo significativo la provincia di Salerno. Quest’ultima, che è la più vasta in ambito regionale con una notevole estensione territoriale e copertura boschiva, è stata sempre caratterizzata da un alto numero di eventi incendiari, nel quadro di un contesto ambientale che richiede costante cura e attenzione da parte di tutti, per preservarne l’integrità, la bellezza e l’attrattività.
Gli incendi boschivi
Negli ultimi anni, l’andamento del fenomeno degli incendi boschivi è stato caratterizzato, tra l’altro, da un prolungamento del periodo di rischio, con episodi che si sono registrati anche alla fine della stagione estiva: tale circostanza ha portato ad un ampliamento temporale della campagna estiva antincendio boschivo 2024. A livello regionale, nello specifico, è stato decretato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi dal 15 giugno al 15 ottobre 2024.
Alla luce della variabilità degli scenari di rischio connessi anche ai cambiamenti climatici, la riunione svoltasi in Prefettura ha rappresentato una preziosa occasione per chiarire i passaggi sulle procedure operative e per affinare il coordinamento tra le Istituzioni, con la finalità di rafforzare la capacità di risposta del sistema provinciale di protezione civile, nell’ambito di un approccio integrato e multilivello.
Alla riunione hanno preso parte, la Protezione civile della Regione Campania, i Sindaci, i Presidenti delle Comunità Montane, i rappresentanti di Provincia, Forze dell’Ordine, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco e Cot 118, nonché i gestori di strade e autostrade, delle ferrovie e di altri servizi.
La Dirigente dello Staff Protezione Civile Emergenza e Post Emergenza della Regione Campania, Claudia Campobasso, si è soffermata sulle misure messe in campo dalla Regione per la previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, riepilogando l’andamento del fenomeno nella provincia di Salerno e richiamando le principali misure da adottare nella stagione estiva. Ha sottolineato, inoltre, l’importanza di individuare i Direttori delle Operazioni di Spegnimento (D.O.S.) negli incendi boschivi. Tali figure hanno un’importanza strategica, perché ad esse sono affidate funzioni di coordinamento con l’impiego di mezzi aerei. Considerata l’esigenza che la direzione delle operazioni di spegnimento sia potenziata, è emersa la necessità di individuare D.O.S. nella maggior parte dei comuni della provincia di Salerno per assicurare, in ottica di prossimità e vicinanza ai territori, certezza dei compiti e celerità di esecuzione. Al fine di facilitare l’avvio dei percorsi di formazione a cura della Regione, sono state fornite indicazioni circa i requisiti richiesti per i D.O.S. comunali. Analoga importanza ha la costituzione di gruppi di volontariato e il coinvolgimento di tutti i cittadini, quali “sentinelle del territorio”.
Al termine degli interventi sui profili di carattere tecnico propri della campagna “Attività antincendio boschivo”, specifica attenzione è stata dedicata alle attività di prevenzione non strutturali che, se opportunamente ponderate e attuate nelle diverse realtà territoriali, possono rappresentare un efficace strumento per il contenimento degli incendi boschivi e di interfaccia con i contesti urbani e rurali. Tra queste assume rilievo la sensibilizzazione dei cittadini e delle comunità sulle attività di promozione della cultura di protezione civile e delle corrette norme di comportamento per la salvaguardia dell’ambiente.
In linea di continuità con le indicazioni fornite nella scorsa stagione, i Sindaci, in qualità di autorità locali di protezione civile, sono stati invitati ad avvalersi del contributo del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e della Regione Campania, per il tramite della Sala operativa unificata permanente (SOUP). Sono state raccomandate anche le seguenti azioni: aggiornamento dei piani comunali di protezione civile, adozione di adeguate procedure di avvistamento, allertamento e informazione alla popolazione, con particolare attenzione ad insediamenti, infrastrutture e impianti turistici posti all’interno o adiacenti alle aree boscate, cura dei terreni incolti ed abbandonati, prossimi alle aree antropizzate, a tutela dell’incolumità delle persone e dei beni esposti a pericolo.
I divieti
I Sindaci dei Comuni nei cui territori sono ricomprese superfici boscate devono adottare, inoltre, apposite ordinanze preordinate alla prevenzione degli incendi lungo le strade, nelle campagne e nei boschi di rispettiva competenza, con i seguenti divieti.
- Divieto di combustione dei residui vegetali agricoli e forestali nel periodo di massimo rischio per gli incendi boschivi;
- Divieto di abbruciamento delle stoppie ed erbe infestanti anche negli incolti dal 1° giugno al 20 settembre 2024;
- Divieto di accendere fuochi all’aperto nei boschi e fino ad una distanza di 100 metri da essi, nonché nei pascoli;
- Divieto di compiere le seguenti attività nei boschi e nei pascoli: usare motori o fornelli che procurano faville o brace; usare apparecchi a fiamma od elettrici o tagliare metalli; far brillare mine; fumare o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio come, ad esempio, gettare fiammiferi o sigarette accese; sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività agro-silvo-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti;
- Divieto di accendere fuochi d’artificio, lanciare razzi di qualsiasi tipo e/o mongolfiere di carta, meglio note come “lanterne volanti”, dotate di fiamme libere, nonché altri articoli pirotecnici a una distanza inferiore a 1 km dalle superfici boscate e pascoli, salvo eventuali deroghe autorizzate con ordinanza del Sindaco nel caso di manifestazioni pubbliche, con l’apprestamento di relative misure di prevenzione incendi. Per le trasgressioni al presente divieto saranno applicate le sanzioni amministrative previste dalla legge.
Tra questi divieti è stato ribadito, in particolare, quello di accendere fuochi d’artificio o altri articoli pirotecnici, trattandosi di un fenomeno che si sta diffondendo soprattutto in concomitanza con festeggiamenti privati. A tal proposito, i Sindaci provvederanno a sensibilizzare le rispettive comunità, richiamando l’attenzione sui pericoli che si nascondono nell’accensione di fuochi d’artificio o altri articoli pirotecnici. “Dobbiamo evitare che momenti di festa possano trasformarsi in pericoli per la pubblica incolumità”, ha detto il Prefetto.
La cultura della prevenzione, più volte invocata, rappresenta dunque un punto fondamentale, che deve essere promosso di pari passo con la diffusione dei gruppi di volontariato, in modo da far crescere la capacità di partecipazione delle comunità alla protezione civile.
Nel richiamare l’attenzione sul tema del controllo sociale, il Prefetto di Salerno ha ribadito, infine, che il contributo di ciascun cittadino passa attraverso la conoscenza dei rischi e l’osservanza dei comportamenti utili a prevenire gli incendi: “solo così si può diventare parte attiva nella tutela dell’ambiente e del territorio, facendosi carico di promuovere un cambiamento culturale, sia attraverso il buon esempio, sia segnalando le situazioni rischiose”. Ne è scaturita, quindi, la proposta di promuovere tra la popolazione la diffusione capillare delle informazioni su livelli di rischio, cautele da adottare e divieti da osservare, anche mediante i siti Web dei Comuni e i pannelli a messaggio variabile messi a disposizione dai gestori di strade e autostrade, capaci di raggiungere ampi bacini di utenza tra residenti, turisti e viaggiatori.