«L’ufficiale dell’esercito Aniello Rozza ha trovato la morte con la moglie e la madre perchè era in vacanza ad Agropoli dove l’ospedale è chiuso da anni e il pronto soccorso inattivo». Parole dure quello del segretario provinciale di Azione, Gigi Casciello, che arrivano a 48 ore dal tragico incidente avvenuto sulla SS18, in località Cioffi. E il suo non è l’unico intervento.
Il tragico incidente
Domenica all’alba l’auto sulla quale viaggiavano l’ex militare, 67 anni, la moglie Virgilia Iovino di 65 e l’anziana suocera di 92 anni, Santina De Riggi, è finita violentemente contro i guard rail di una rotatoria e dopo essersi ribaltata ha terminato la sua corsa in uno spiazzale adiacente l’intersezione stradale. Due delle tre persone a bordo sono decedute sul colpo, la 65enne è invece spirata poco dopo.
La corsa in ospedale
Sembrerebbe che Iovino fosse diretto all’ospedale di Battipaglia per garantire assistenza alla suocera. Stando alle contestazioni ancora in via di accertamenti, la famiglia originaria del napoletano ma con una casa ad Agropoli dove si trovava in vacanza, potrebbe aver pensato di raggiungere prima il presidio ospedaliero cittadino. Qui è attivo un punto di primo soccorso dove però le prestazioni sono limitate. Pertanto la famiglia avrebbe scelto di raggiungere un altro ospedale con un pronto soccorso attivo, capace di offrire l’assistenza richiesta.
iDurante la corsa verso Battipaglia si è consumata la tragedia con l’auto che è finita in pieno nel guard rail. Ecco, allora, che le circostanze ripropongono il tema della chiusura dell’ospedale di Agropoli. Quest’ultimo fu trasformato in Psaut dopo la chiusura di oltre un decennio fa, per vivere una fase di rinnovamento e potenziamento durante l’emergenza covid allorquando vennero riaperti reparti, sale operatorie e ampliati i servizi. Con la fine della fase pandemica, però, il nosocomio agropolese è tornato ad avere un punto di primo soccorso con il fine di stabilizzare i pazienti e trasferirli nelle altre strutture del territorio, il reparto di medicina generale e la lungodegenza. Di fatto, però, Agropoli resta fuori dalla rete dell’emergenza, quella nella quale i cittadini del comprensorio chiedono fortemente di rientrare anche alla luce dell’aumento di presenze sul territorio durante l’estate.
L’intervento dei politici
«Di tragedie così si rischia di registrarne tante soprattutto nel periodo estivo quando lungo la costa da Paestum ad Acciaroli la popolazione residente si moltiplica», tuona Casciello.
A fargli eco la coordinatrice del Movimento 5 Stelle, Virginia Villani. «Non possiamo permettere che le persone debbano affrontare viaggi lunghi e rischiosi per ottenere l’assistenza medica. Dopo il caso del giovane Tommaso Gorga, che ha perso la vita a seguito di un tragico incidente stradale, si evidenzia ancora una volta la necessità di riattivare il Pronto Soccorso di Agropoli. È nostro dovere fare tutto il possibile per garantire un’adeguata e tempestiva assistenza medica a tutti i cittadini».
Anche il Codacons Cilento, tramite il suo presidente Bartolomeo Lanzara, starebbe attenzionando la questione per appurare come sono realmente andati i fatti ed eventualmente presentare un esposto.