L’amministrazione comunale di Sanza rinnova anche quest’anno l’appuntamento con la Festa dell’Albero e come da tradizione consolidata, con il coinvolgendo degli studenti dell’Istituto Comprensivo di Buonabitacolo-Sanza, sarà piantato un albero simbolo di pace, l’omaggio della comunità e degli studenti di Sanza al coraggio ed al valore di tutti coloro che lavorano per la Pace. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vittorio Esposito, per questa edizione, che si terrà nella villa comunale di Sanza, in piazza San Francesco, domani 21 novembre alle ore 10.00 ha inteso ricordare ed omaggiare il ruolo ed il coraggio dei peacekeeping, portatori di pace nei teatri di guerra cel mondo. l peacekeeping delle Nazioni Unite è uno degli sforzi più grandi dell’ONU mirante a costruire e sostenere la pace globale: uno strumento efficace per aiutare i Paesi ospitanti a percorrere il difficile cammino che va dal conflitto alla pace.
L’appuntamento
Il mantenimento della pace stessa ha solamente punti di forza, tra cui la legittimità, la condivisione degli oneri e la capacità di dispiegare e sostenere truppe e forze di polizia da tutto il mondo, integrandole con forze di pace civili per portare avanti mandati multidimensionali. Attualmente, le operazioni di mantenimento della pace delle Nazioni Unite sono 12 e dispiegate in tre continenti: Kosovo, Cipro, Golan (Siria-Israele), Libano, Medio Oriente, Sahara Occidentale, Mali, Abeyi (Etiopia-Sudan), Repubblica Centrafricana, Congo, Sud Sudan, Jammu e Kashmir (India-Pakistan). Infatti, le forze di pace dell’ONU forniscono sicurezza, sostegno politico e consentono la realizzazione di operazioni di peacebuilding, sostenendo i Paesi in crisi a compiere la difficile transizione dal conflitto alla pace. Il peacekeeping delle Nazioni Unite implica tre principi fondamentali: il consenso delle parti, l’imparzialità e il non uso della forza – se non per autodifesa e difesa del mandato.
Un modo per onorare il mantenimento della pace delle Nazioni Unite
Le odierne operazioni multidimensionali sono chiamate non solo a mantenere la pace e la sicurezza, ma anche a facilitare il processo politico, a proteggere i civili, ad assistere il disarmo, la smobilitazione e il reinserimento degli ex combattenti, a sostenere l’organizzazione delle elezioni, a proteggere e promuovere i diritti umani e a contribuire al ripristino dello Stato di diritto.
È anche vero che il successo non è mai garantito: il mantenimento della pace delle Nazioni Unite avviene – quasi per definizione – nei luoghi più difficili sia dal punto di vista fisico che politico; tuttavia, in 60 anni di esistenza, l’ONU ha accumulato una serie di successi comprovati, tra cui la vittoria del Premio Nobel per la pace nel 1988.