Si terrà sabato, 26 agosto, alle ore 19.00, la presentazione del libro “La famiglia Pacella – Balvano e Postiglione” di Generoso Conforti.
L’incontro è stato organizzato presso la sala dell’Oratorio Maria SS.ma del Carmelo di Postiglione ed è stato promosso da Generoso Conforti, medico e noto autore di diversi volumi di storia locale, e da Domenico Bellachioma che ha collaborato al libro e che introdurrà il dibattito.
La serata, condotta dall’avvocato Lorenzo Pacella, si è avvalsa del patrocinio dei comuni di Balvano e di Postiglione.
Ecco gli ospiti
Ad intervenire saranno, tra gli altri, il parroco, don Martino De Pasquale; il sindaco di Balvano, Ezio Di Carlo; il sindaco di Postiglione, Carmine Cennamo e il presidente dell’Associazione “Arci Postiglione”, Donato di Poto.
La presentazione del volume è stata affidata ai professori Emanuele Catone, dell’Associazione “Buccino nella storia” e Marcello Maresca, studioso di storia locale, con una testimonianza di Luigi Pacella e con le conclusioni a cura del professore Carmine Fasano.
Il volume ricostruisce la storia della stirpe Pacella e si apre con un capitolo dedicato ai rapporti tra Balvano e gli Alburni e ai collegamenti viari tra il comprensorio volceiano e l’area alburnina.
Il comune di Balvano, sito in provincia di Potenza, nel passato è stato un punto di passaggio obbligatorio tra il Principato Citra e la Provincia di Basilicata.
I legami tra Balvano e Postiglione sono attestati sin dal ‘300.
La Famiglia Pacella
La Famiglia Pacella di Balvano ha sempre goduto, in tutta l’area dell’antica Volcei, di un ruolo centrale e di ragguardevole prestigio.
Il più illustre della famiglia fu Alfonso (1630-1702), il quale si distinse tra i vescovi della diocesi di Muro Lucano.
I fili della storia hanno intrecciato, quindi, il lignaggio Pacella ed i paesi di Balvano e Postiglione.
Il libro
Come racconta Conforti nel suo volume, la storia postiglionese inizia con il matrimonio di Caterina Pacella, originaria di Balvano, e Giovan Domenico Accarino di Postiglione, documentato nell’atto di battesimo della figlia Giovanna Antonia del 16 marzo 1644.
Diversi furono i matrimoni successivamente contratti dai balvanesi con gli abitanti del centro alburnino, matrimoni descritti nel libro che racconta i dettagli di una grande casata di notevole rilevanza storica e che unisce e consacra indissolubilmente il legame tra il comune di Balvano e quello di Postiglione.