La Corte di Giustizia Tributaria della Campania annulla l’IRBA: l’imposta sulla vendita di benzina per autotrazione, non è dovuta

Di Redazione Infocilento

La Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Campania ha stabilito che l’IRBA, l’imposta regionale sulla vendita di benzina per autotrazione, non è dovuta perché in contrasto con la normativa europea. La sentenza del 20 aprile 2023 ha accolto il ricorso in appello presentato dallo studio Di Fiore Nunziato avvocati tributaristi, a difesa di una società da loro assistita, e ha riconosciuto il rimborso per l’IRBA indebitamente versata negli anni 2019-20, intimando la Regione Campania a pagare quanto dovuto.

La storia

La storia di questa vicenda giudiziaria comincia nel 2021, quando la società assistita dallo studio Di Fiore Nunziato aveva presentato istanza di rimborso per l’imposta sulla benzina per autotrazione indebitamente versata. La richiesta era stata però negata dalla Regione Campania, spingendo il contribuente a proporre ricorso e a contestare l’illegittimità ab origine dell’IRBA, fornendo prove del proprio diritto al risarcimento. La Regione, costituitasi in giudizio, aveva negato il rimborso.

La sentenza della Corte di Giustizia della Campania

La sentenza della Corte regionale ha fatto prevalere il principio di preminenza del diritto dell’Unione Europea su quello regionale con esso in contrasto, sposando la tesi degli avvocati difensori. La disciplina europea prevede che gli Stati membri possono imporre altre imposte indirette sui prodotti già sottoposti ad accise per finalità specifiche, ma con la procedura di infrazione 2017/2114, la Commissione Europea, in riferimento all’IRBA, ha stabilito che tale condizione non è soddisfatta. La Corte ha accertato che questo tributo non ha finalità specifiche ma unicamente di bilancio. Ha disapplicato la normativa nazionale e ha riconosciuto alla società la piena restituzione degli importi versati.

Per lo studio Di Fiore Nunziato avvocati tributaristi, si tratta di una vittoria importante in tema di rimborso IRBA, dopo un primo successo registrato già nel mese di marzo. Secondo gli avvocati, questa sentenza rappresenta un’opportunità per i tanti contribuenti sottoposti ad un’ingiusta imposizione tributaria. “È importante sapere che l’IRBA è un’imposta illegittima e pertanto è possibile ottenere la restituzione di quanto versato”, spiegano Gennaro Nunziato e Lorena Di Fiore.

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