È una sconfitta che arriva annunciata dai pronostici, soprattutto quando Inzaghi sceglie di optare per un turnover leggero, ignorando le prossime fatiche europee. Tuttavia, la prima partita di mister Liverani in granata è un vero e proprio incubo. La Salernitana in novanta minuti non riesce a proporre nulla e si offre a fare da sparring partner senza resistenze. C’era poco tempo per lavorare con il gruppo, ma quantomeno una reazione d’orgoglio era attesa.
Il primo tempo
Partenza roboante della capolista, con la Salernitana ridotta a vittima sacrificale sul prato di “San Siro”. Impossibile annotare tutte le occasioni costruite dall’Inter continuando a seguire la gara. Se il fortino granata regge per 17’ minuti è grazie ai legni (ben 2) e a Ochoa.
La gara si sblocca con Thuram che piazza il destro su servizio perfetto di Carlos Augusto. Poco dopo arriva anche il raddoppio di Lautaro. Salernitana completamente attonita davanti al palleggio dell’Inter, squadra impalpabile e rassegnata. Al minuto 40’, Dumfris fa il tris su respinta difettosa di Ochoa, l’unico che si era salvato finora.
La ripresa
Non cambia il copione nella ripresa: Inter che gioca e Salernitana che subisce. Da segnalare una buona parata di Ochoa su Chalanoglu e un goal annullato ad Arnautovic. L’austriaco nel finale anticipa tutti e cala il poker. Sulla sua marcatura arriva anche il triplice fischio. Al netto delle occasioni create le quattro reti di scarto sembrano addirittura stare strette ai padroni di casa che hanno concluso per ben 26 volte di cui 10 verso lo specchio.