Incidente all’Ateneo di Salerno: operazione riuscita e attesa infinita, Eboli aspetta il risveglio di Carmine

Giorni di apprensione ad Eboli per le sorti di Carmine il più grave tra i feriti dell'incidente avvenuto all'Ateneo di Salerno

Di Silvana Scocozza

C’è un silenzio assordante che aleggia tra la comunità ebolitana e sono ore di angoscia queste per la sorte di Carmine, il giovane che sabato mattina è rimasto vittima del grave incidente verificatosi al Campus di Fisciano.

L’incidente e l’intervento

È lui il ferito più grave, travolto dalla caduta di un grosso pino dell’altezza di 15 metri spezzatosi sotto la furia delle forti folate di vento. Carmine ha riportato un importante trauma cranico e a quanto pare anche una lesione alla colonna vertebrale.

Il ragazzo, che è stato sottoposto ad un delicato quanto importante intervento neurochirurgico nella stessa serata dell’incidente, ha superato le prime ore del post operatorio mantenendo un quadro clinico stazionario ma le sue condizioni di salute restano delicate e gravi. I camici bianchi non si sbilanciano, nessuna notizia ufficiale è trapelata dall’ospedale salernitano mentre continua senza sosta il via vai di parenti e amici nelle sale d’attesa del nosocomio per restare accanto ai genitori, alla famiglia.

All’Università per la Specializzazione in sostegno

Carmine era tra gli studenti del IX Corso del Percorso di Specializzazione per le Attività di Sostegno presso l’Università degli Studi di Salerno, per le secondarie di secondo grado, e era al suo primo giorno di studi provenendo dall’elenco delle riserve reso pubblico solo nella giornata del venerdì.

Aveva annunciato a tutti la notizia con tanta emozione e tanta contentezza, aveva avvertito in Parrocchia, al Sacro Cuore, che il giorno dopo non sarebbe stato tra gli animatori. Aveva detto scherzando a don Peppino, il parroco di quella chiesa di frontiera “tu aspettami, non cancellarmi dai gruppi. Aspettami, che io torno a dare una mano alla comunità”.

Le sorti di Carmine stanno a cuore a tutta la comunità ebolitana ed in particolare a quella della Parrocchia del Sacro Cuore dove con una gentilezza d’animo più unica che rara ed un sorriso meraviglioso ogni fine settimana intratteneva i bambini nelle attività di volontariato. Animatore, collaboratore, volontario e intrattenitore Carmine è stato uno dei protagonisti dell’Agosto Oratoriano e tutti i suoi bambini attendono il suo ritorno in Parrocchia.

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