Incendio nell’ex scatolificio ad Angri, per l’Arpac nessun pericolo

Valori dell’aria verso la normalità, gli ultimi dati diffusi anche dal sindaco Ferraioli

Di Federica Inverso

Proseguono gli accertamenti dell’Arpa Campania avviati in seguito all’incendio divampato nelle primissime ore dello scorso 11 aprile nel territorio comunale di Angri, all’interno dell’ex scatolificio situato in via dei Goti. Gli ultimi dati dell’Arpac, condivisi dal sindaco Cosimo Ferraioli, confermano un ritorno alla normalità dei valori dell’aria.

I risultati

Gli ulteriori risultati dal Laboratorio regionale Amianto, del terzo ciclo di campionamento effettuato il 13 aprile, evidenziano “la presenza di 1 fibra aerodispersa regolamentata”, nel campione prelevato nei pressi del luogo dell’incendio.

Si conferma, pertanto, la situazione già evidenziata nel corso dei precedenti cicli di campionamento, con valore di concentrazione inferiore sia a quello dettato dal decreto ministeriale 6 settembre 1994 (20 fibre per litro) sia a quello indicato da Inail (1 fibra per litro) come soglia di accettabilità del rischio, valore dettato dall’Organizzazione mondiale della sanità che indica che l’esposizione a 1 fibra per litro di amianto per tutta la vita determina un eccesso di malattie compresa tra 1 caso su 100.000 e uno su un milione di esposti”, sottolineano dall’agenzia.

La metodica utilizzata dai tecnici “individua e quantifica tutto il materiale fibroso, non solo quello costituito da amianto“. Inoltre, sono stati resi noti anche i valori di polveri sottili riscontrati nel corso dei primi tre cicli di campionamento, determinati dal Laboratorio regionale Inquinamento atmosferico:

11-12 aprile 2024, campionatore ubicato in prossimità del luogo dell’incendio, valore di concentrazione PM10: 105 microgrammi per normal metro cubo. 
12-13 aprile 2024, campionatore ubicato in via Monte Taccaro: valore di concentrazione PM10: 32 microgrammi per normal metro cubo. 
13-14 aprile 2024, campionatore ubicato in via Monte Taccaro: valore di concentrazione PM10: 33 microgrammi per normal metro cubo. 

Le dichiarazioni

In tutto il periodo dall’11 al 14 aprile, nell’intera zona costiero-collinare campana, le medie giornaliere di PM10 si sono tenute al di sotto del limite di legge di 50 microgrammi al metro cubo. È pertanto ravvisabile il contributo dell’incendio sulle concentrazioni di polveri sottili nelle immediate vicinanze del luogo dell’evento, dove l’11-12 aprile si è riscontrato un valore di concentrazione delle polveri sottili più che doppio rispetto al limite di legge, mentre nei giorni successivi e a distanza maggiore tale effetto non è riscontrabile e i valori rilevati ad Angri sono in linea con quanto misurato dalla rete fissa”, si legge nella nota diffusa dall’Agenzia Regione per la protezione ambientale. I residenti della zona possono tirare un sospiro di sollievo.

(Foto di copertina presa dal sito Arpac)

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