Montecorice, incendio nella notte: le fiamme mettono in pericolo la chiesa di San Donato

Duro il commento del parroco: «ergastolo per chi incendia, inquina, ferisce il volto bellissimo di madre terra»

Di Manuel Chiariello

Un vasto incendio è scoppiato questa notte a Montecorice, nella frazione di Giungatelle. Le fiamme si sono sviluppate rapidamente e hanno messo in serio pericolo la chiesa di San Donato. Allertati immediatamente i soccorsi, i VIgili del Fuoco del distaccamento di Agropoli sono giunti sul posto con grande celerità e si sono messi subito a lavoro per cercare di domare il fuoco. Attimi di apprensione si sono verificati quando l’incendio ha minacciato la statua della Vergine Maria che, per fortuna, non ha riportato conseguenze.

La testimonianza del parroco don Olgierd

Le operazioni di spegnimento hanno impegnato gli uomini dei Vigili del Fuoco fino alle prime luci dell’alba. Anche alcuni volontari del posto si sono rimboccati le maniche per cercare di dare una mano e spegnere le fiamme il prima possibile. L’incendio ha tenuto sveglia tutta la comunità anche perché, con l’aumentare del vento, il fuoco si è propagato in maniera diffusa.

Esaurito e visibilmente provato dall’evento devastante, il parroco del luogo, don Olgierd, ha condiviso i suoi pensieri sulla situazione.

“Sono troppo stanco per relazionare questo brutto evento e continuamente sento la puzza del bruciato sulla pelle, ma l’unica cosa che vorrei dire prima di crollare sul letto è un grande grazie ai Vigili e a chi ci ha dato una mano, anche moralmente con la sua vicinanza. Faccio l’appello alle Autorità competenti di prendere dei provvedimenti, perché troppe volte accadono gli incendi proprio su quella collina nel territorio di Giungatelle”. Queste le sue parole

I precedenti

Non è di certo la prima volta che degli incendi si sviluppano sulla collina che rientra nella frazione di Giungatelle. Anche nelle scorse settimane, è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile per domare le fiamme.

Condividi questo articolo
Exit mobile version