Continuano ad arrivare reazioni politiche per l’incendio che ha distrutto migliaia di tonnellate di ecoballe a Persano. In attesa di conoscere se vi sono stati danni all’ambiente e alle coltivazioni diverse le reazioni della politica.
Incendio di ecoballe e rifiuti a Persano: le reazioni
«Nel 2022, Provincia e Regione si erano impegnate a utilizzare il sito militare solo per sei mesi, il tempo strettamente necessario a controllare le tipologie dei rifiuti contenuti nelle ecoballe. Sono stata tra i primi a protestare contro questa decisione, scendendo in piazza. Per anni, il presidente De Luca e il suo vice ci hanno raccontato una realtà distorta. Ora, sotto i nostri occhi, c’è il tragico risultato della loro gestione maldestra e, oggi, pericolosa. Quei rifiuti pericolosi dovevano essere stoccati temporaneamente, ma sono rimasti lì per oltre due anni». Così Virginia Villani coordinatrice salernitana del Movimento 5 Stelle.
Anche il consigliere regionale Michele Cammarano ha espresso la sua rabbia per l’accaduto:
«A febbraio 2022 il presidente De Luca assicurava che i rifiuti sarebbero stati rimossi entro 6 mesi, ma purtroppo sono ancora lì e bruciano. Sono stato tra i primi a protestare contro questa decisione, a scendere in piazza e a presentare interrogazioni e atti in Consiglio regionale. La scelta della giunta di non procedere alla rimozione dei rifiuti è stata sbagliata, e oggi è sotto gli occhi di tutti».
Dalla Piana del Sele Rifondazione Comunista esprime la propria profonda preoccupazione e indignazione per il gravissimo disastro ambientale che si sta verificando a Persano mentre ASPMI, il Sindacato per la tutela dei militari dell’Esercito ha voluto esprimere solidarietà al personale di stanza a Persano: «un pensiero speciale va ai colleghi militari di Persano, che hanno affrontato una situazione di grave pericolo con professionalità e dedizione, garantendo la sicurezza dell’area e dei cittadini. Chiediamo inoltre un tempestivo intervento da parte delle autorità competenti per assicurare che vengano adottate tutte le misure necessarie per prevenire il ripetersi di simili eventi».
Intanto è stato avviato il monitoraggio dell’area. L’Arpac ha sistemato delle colonnine per verificare eventuali sostanze disperse nell’aria.