Il “Laboratorio Permanente” di conoscenza e analisi del preoccupante calo demografico marcato e continuo si è insediato presso la Comunità Montana Gelbison e Cervati di Vallo della Lucania, presieduta da Carmine Laurito. La richiesta di istituzionalizzare il Tavolo e renderlo asse portante di un nuovo percorso verso la riprogrammazione e l’ampliamento delle Aree Interne del Cilento, sono stati i temi affrontati con urgenza in questo incontro.
L’allarme spopolamento
L’Italia sta vivendo un processo di spopolamento che sta portando alla chiusura di molte scuole, alla lontananza degli ospedali e alla fuga dei giovani alla ricerca di una vita migliore altrove. Ridurre la polarizzazione fra sistemi produttivi e sistemi naturali, fra società urbana e società rurale, è la via maestra da seguire per dare nuova linfa a vaste zone di territorio italiano per i quali la parola “spopolamento” non è soltanto una malaugurata prospettiva, ma un processo iniziato da tempo.
La situazione in Cilento
Il Professor Filippo Tantillo, introduttore dei lavori in qualità di esperto di politiche del lavoro e dello sviluppo, ha messo in evidenza che a fronte di cittadini che se ne vanno, si moltiplicano le tracce di nuovi arrivi, di persone portatrici di nuovi bisogni e speranze.
Persone giovani, con esperienza di lavoro e studio in luoghi lontani, e impegnate nella costruzione delle condizioni materiali della loro vita, nell’edificazione pioneristica di un nuovo territorio, come nuovi coloni, in luoghi dove scarseggiano le opportunità di lavoro. In molte di queste aree cittadini vecchi e nuovi sono stati in grado di organizzarsi, di promuovere una classe dirigente nuova in grado di contrastare i meccanismi che li condannano, e offrire una visione alternativa di futuro.
Le aree interne
Le aree interne rappresentano un’opportunità, da studiare e da esplorare. L’Italia nel Piano Nazionale di Riforma (PNR) ha adottato una strategia ambiziosa per contrastare la caduta demografica e rilanciare lo sviluppo ed i servizi di queste aree attraverso fondi ordinari della Legge di Stabilità e i fondi comunitari.
Il Cilento con le sue “eccellenze” riconosciute dall’UNESCO può definirsi un’area “in movimento”, in grado di darsi un’organizzazione minima di servizi anche facendo leva su risorse proprie, i propri cittadini, i propri talenti, sulle quali una nuova politica di welfare deve contare e investire.
Il Laboratorio Permanente rappresenta un’opportunità per “mappare” e raccogliere sui territori le dinamiche nate dalla collaborazione fra cittadini e amministrazioni, accompagnando quelle più promettenti, cooprogettando insieme a tutti gli attori istituzionali, supportandole, fornendogli competenze, stimolandone l’apertura verso l’esterno, trasformando i conflitti in laboratori verso nuove modalità di relazione fra istituzioni e cittadini.