Ma quali sono tutti i dettagli sull’IMU 2024 e sulla visura catastale? Come si calcola e perché la visura è così importante in questo ambito?
Perché la visura catastale è importante
La visura catastale è uno strumento essenziale per chi possiede un immobile.
Il certificato catastale online rappresenta una pratica alternativa per ottenere queste informazioni comodamente da casa, riducendo tempi e costi.
Si tratta di un documento che fornisce dettagli essenziali sulla proprietà, come i dati anagrafici del proprietario, la rendita catastale e la categoria catastale dell’immobile. Questi dati sono indispensabili per calcolare nel modo corretto l’IMU.
Ma perché è così importante fare una visura prima di calcolare l’IMU?
La visura permette innanzitutto di verificare che tutte le informazioni siano corrette e aggiornate. Un errore nei dati catastali potrebbe portare ad un calcolo sbagliato dell’imposta, con possibili sanzioni o pagamenti eccessivi.
Inoltre, una visura aggiornata consente di capire se ci sono modifiche che potrebbero influire sul calcolo dell’IMU, come cambiamenti nella categoria catastale o nella rendita.
La visura catastale dà la possibilità di avere un quadro chiaro della situazione patrimoniale, è particolarmente utile in caso di compravendita di un immobile o di modifiche strutturali che potrebbero incidere sulla rendita catastale.
In questi casi, è uno strumento che permette di avere tutto sotto controllo.
Come si calcola l’IMU 2024
Il calcolo dell’IMU può sembrare complicato, ma diventa più semplice con le giuste informazioni.
L’importo tiene conto della rendita catastale, che viene rivalutata di una percentuale corrispondente al 5% e poi si moltiplica per un coefficiente stabilito in base alla categoria catastale.
A questo valore si applica l’aliquota comunale, che può variare da comune a comune.
Per fare un esempio, se si possiede una seconda casa con una rendita catastale di 500 euro, bisogna prima rivalutarla del 5%, ottenendo 525 euro. Questa cifra va poi moltiplicata per il coefficiente relativo alla categoria catastale (ad esempio, 160 per le abitazioni).
Infine, si applica l’aliquota decisa dal comune, che può variare tra lo 0,4% e l’1,06%.
È importante ricordare che l’IMU non si applica soltanto alle seconde case, ma anche ad altri tipi di immobili, come terreni agricoli e fabbricati strumentali.
La visura catastale può aiutare a capire esattamente quali immobili rientrano nell’obbligo di pagamento.
Un altro aspetto fondamentale è l’aliquota IMU, che può variare in base alle decisioni del comune. Ogni comune ha la possibilità di applicare un’aliquota diversa e questo può influire sul calcolo finale dell’imposta.
Ad esempio, alcuni comuni potrebbero applicare aliquote ridotte per specifiche categorie di immobili, come quelli in affitto a canone concordato o gli immobili utilizzati come attività produttive. È quindi essenziale informarsi presso il proprio comune per conoscere l’aliquota corretta.
Nel calcolo dell’IMU è anche importante tenere conto delle detrazioni previste.
Per alcune categorie di immobili, come le abitazioni principali che non rientrano nelle categorie di lusso, possono essere previste detrazioni che riducono l’importo da pagare.
Anche in questo caso, la visura catastale è fondamentale per verificare se l’immobile rientra nelle categorie che beneficiano di queste agevolazioni.
Quali immobili sono esentati dall’IMU
Non tutti gli immobili sono soggetti al pagamento dell’IMU. Alcune categorie sono infatti esentate e conoscere queste esenzioni può fare risparmiare molto.
Tra gli immobili esenti dall’IMU c’è la prima casa. Se l’abitazione è la principale e non rientra nelle categorie di lusso (A1, A8 e A9), non è necessario pagare l’IMU. Le categorie di lusso, invece, sono sempre soggette a IMU, anche se sono utilizzate come abitazione principale.
Gli immobili di proprietà di enti no-profit, se utilizzati per finalità istituzionali, sono esenti dal pagamento dell’imposta.
In alcuni comuni, inoltre, i terreni agricoli sono esentati, soprattutto se si trovano in aree montane o collinari.
Si tratta di un’esenzione pensata per sostenere l’attività agricola e favorire la preservazione delle aree rurali.