Impianto a biometano ad Ogliastro Cilento: è polemica. Cittadini dicono «no»

Nella serata di ieri, i comuni di Ogliastro Cilento, Cicerale, Agropoli, Giungano e Capaccio Paestum, costituiti in un comitato, hanno ribadito il loro NO al progetto per un maxi impianto a biometano

Di Redazione Infocilento

Cittadini pronti alle barricate per il maxi impianto a biometano che sorgerà nell’area industriale di Ogliastro Cilento, a pochi passi dal confine con i comuni di Agropoli, Giungano, Capaccio Paestum e Cicerale. Proprio in quest’ultimo centro ieri sera si sono radunati i componenti del comitato cittadino San Giuseppe – San Felice e tanti cittadini della zona, imprenditori e curiosi.

L’opera

L’impianto è stato già autorizzato dal comune di Ogliastro Cilento: si svilupperebbe su una superficie di quattromila metri quadri e sarebbe uno dei più grandi del Meridione, in grado di smaltire circa centoventicinquemila tonnellate di rifiuti all’anno per una spesa di venticinque milioni di euro.

Nicola Rizzo, tra i promotori del comitato, ha illustrato il progetto mostrando notevoli perplessità per un impianto chiamato a smaltire prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento, ma potenzialmente adatto anche al conferimento della frazione umida dei rifiuti urbani.

Una preoccupazione non da poco che si è condivisa con gli amministratori del territorio. Presenti i sindaci di Cicerale, Giorgio Ruggiero e di Giungano, Giuseppe Orlotti che hanno annunciato la volontà di confrontarsi con i loro colleghi per valutare le azioni da compiere. Per il comune di Ogliastro Cilento, in rappresentanza del sindaco, hanno partecipato all’assemblea Giuliano D’Angelo e gli esponenti della minoranza Michela Cantalupo e Antonio Abate. Presente anche il consigliere regionale della Lega, Aurelio Tommasetti, che ha assicurato l’attenzione sull’opera e sulle decisioni che prenderà la Regione. Intervenuto anche Adamo Coppola, segretario di FdI – Agropoli che ha invitato il primo cittadino ogliastrese a fare un passo indietro. Presente, infine, Adriano Guida, consigliere comunale di Pollica, in rappresentanza di Legambiente. Ad illustrare il progetto l’ingegnere Vincenzo Belgiorno, professore dell’Università di Salerno.

Le maggiori perplessità dei componenti del comitato, delle associazioni ambientaliste e dei residenti, sono legate alle dimensioni dell’impianto. Per questo si punta ad un confronto con le autorità e già si valuta un ricorso al Tar Campania per scongiurare la sua realizzazione.

Nei prossimi giorni verranno organizzate altre iniziative per far conoscere il progetto e i potenziali rischi che potrebbe avere sul territorio un impianto del genere.

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