Si è concluso con grande successo il weekend di presentazione della sede dell’ottava edizione di Jazz’Inn, il prestigioso format di open innovation che quest’anno si terrà a Merano, in Alto Adige. La Comunità Montana Vallo di Diano si è classificata al secondo posto nella selezione, un risultato eccezionale vista la concorrenza di ben 67 territori italiani. La bella notizia, però, è che da finalista la Certosa di Padula ospiterà presto l'”Ampioraggio Day”, un laboratorio di innovazione territoriale della Fondazione Ampioraggio. Un’occasione unica per approfondire le tematiche legate all’innovazione e allo sviluppo sostenibile del Vallo di Diano. Un traguardo importante che i Monaci Digitali, promotori della candidatura insieme alla Comunità Montana Vallo di Diano, sono determinati a valorizzare.
Le finalità
L’obiettivo è quello di far crescere il territorio offrendo alle aziende e alla comunità locale nuove opportunità di sviluppo basate su innovazione tecnologica e sociale, creando un ecosistema locale in grado di valorizzare il patrimonio storico, culturale e di capitale umano. Nel corso del weekend, la delegazione della Fondazione Ampioraggio ha visitato le due finaliste campane, Padula e San Giovanni a Piro. Sabato mattina, i rappresentanti della Fondazione sono stati accolti da una rappresentanza delle istituzioni locali: per il Comune di Padula la sindaca, Michela Cimino, la vicesindaca Caterina Di Bianco e l’assessore al turismo, Antonio Fortunati.
Visita alla Certosa di Padula
Il Sindaco Giancarlo Guercio (tra i promotori dell’iniziativa) per il comune di Buonabitacolo. Si è proseguito con la visita alla Certosa di San Lorenzo, dove hanno potuto ammirare le bellezze del complesso monumentale e conoscere la storia dei Certosini. Successivamente, la delegazione si è recata presso la sede dei Monaci Digitali, che presto aprirà al pubblico. Ad accoglierli Gianluca Vegliante, tra i fondatori dell’incubatore, che ha illustrato il progetto di creare un ecosistema locale di innovazione, promuovendo modelli organizzativi che possano generare valore per il territorio.
Gli interventi
Dopo i saluti iniziali della vicesindaca, è intervenuto sul tema della “lentezza” come necessità di sottrarci all’urgenza e di imparare a rallentare per concederci il tempo di cambiare, l’assessore della Comunità Montana Vallo di Diano Antonio Pagliarulo, che ha presentato la strategia di sviluppo culturale e territoriale promossa dall’ente montano con l’obiettivo di coinvolgere un’area ad oggi ai margini di destinazioni di viaggio già affermate, utilizzando il claim “Rallenta, ti portiamo lontano”. L’intervento successivo è stato affidato a Daniele Pugliese, di Casa Surace, che sta già lavorando con una delle prime idee che verranno incubate dai Monaci Digitali: la possibilità di rendere gli eventi più inclusivi per coinvolgere nicchie di pubblico che, per disabilità o altre difficoltà, sono di fatto escluse dalla partecipazione. Tra gli interventi, anche quello di Giuseppe Mea, giovane imprenditore agricolo di AGRIculturaMEA, tornato nel Vallo per investire sul futuro con un’azienda di produzione di olio.
Successo per la Comunità Montana Vallo di Diano
Hanno concluso l’incontro il direttore della Fondazione Ampioraggio, Giuseppe De Nicola, e due rappresentanti del Comune di Merano illustrando modalità e prospettive del prossimo Ampioraggio Day e invitando a fare rete, creando sinergie tra le parti tali da generare ricadute virtuose. “La visita della delegazione della Fondazione Ampioraggio – spiega Gianluca Vegliante – rappresenta un importante passo avanti nella promozione dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile nel Vallo di Diano. Monaci Digitali e la Comunità Montana sono entusiasti di continuare a collaborare con la Fondazione e altri partner per realizzare il pieno potenziale di questa comunità, in attesa di conoscere la data dell’Ampioraggio Day che vedrà il territorio protagonista di innovazione e networking”.
Al termine, un aperitivo a base di tipicità del territorio ha offerto l’opportunità di conversare sulla dieta mediterranea e sulla “tavola dei certosini”, uno dei filoni che i Monaci Digitali porteranno avanti per il futuro.