L’Azienda Ospedaliera salernitana vanta un primato importante in materia di innovazione terapeutica. È, infatti, una delle prima tre in Italia ad avere la possibilità di somministrare un nuovo ormone della crescita ai bambini colpiti da una carenza. Ad oggi, ad esserne interessato è un bambino su cinquemila. Molti di loro erano sottoposti ad una terapia preesistente che veniva effettuata, quotidianamente, dai tre anni fino al raggiungimento del pieno sviluppo per permettere ai bambini di raggiungere una statura nella norma.
La nuova terapia
La nuova terapia apporta un cambiamento importante innanzitutto sulla periodicità delle dosi, che verranno somministrate una volta a settimana. Grazie ad una tecnologia avanzata la terapia sarà maggiormente tollerata dai bambini che non saranno sottoposti a stress quotidiano. Questo contribuirà, inoltre a garantire una maggiore aderenza terapeutica determinata da una maggiore permanenza del farmaco in circolo. Ad aver sperimentato questo nuovo ormone sono circa 150 bambini, in cura presso l’Ambulatorio “Deficit di GH”, coordinato dalla dottoressa Anna Tortora, della Clinica Endocrinologica e Diabetologica del Ruggi.
L’importanza del farmaco
L’ormone ha ricevuto approvazione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco nel 2023, dimostrando di essere efficace nell’aumentare la crescita dei bambini, di essere maggiormente adeguato a pazienti piccoli al fine di non sottoporli al quotidiano stress delle somministrazioni legate al farmaco precedente. Inoltre, a seguito della sperimentazione si è dimostrato che l’efficacia è la stessa e che si tratta di un ormone sicuro nel garantire un accrescimento staturale.
La scelta di introdurre questo farmaco innovativo è in linea con le politiche dell’Azienda Ospedaliera salernitana che sono orientate all’umanizzazione delle cure, all’attenzione al paziente, nonché ad un’adeguata formazione del personale sanitario e a fornire prestazioni mediche che siano sempre più d’avanguardia.
La Direzione Strategica ha condiviso il proprio entusiasmo per l’importante risultato raggiunto nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti più piccoli.