Il PIL degli Stati Uniti d’America continua a crescere, anche nel terzo trimestre dell’anno, e questo dato ha un’influenza che travalica i confini nazionali. Nel corso dei tre mesi che vanno da luglio a settembre, il prodotto interno lordo statunitense è aumentato del 4,9%. Un dato molto positivo, anche se viene confrontato con quello del trimestre precedente, che aveva fatto segnare un +2,1%.
Questo dato indica il valore di tutta la produzione di beni e servizi sul territorio a stelle e strisce. I risultati del terzo trimestre fanno ben sperare anche per la conclusione positiva dell’anno. Infatti nonostante la difficile situazione internazionale, si tratta di segnali di un’economia in crescita, anche a dispetto delle previsioni effettuate dagli esperti a inizio anno. Solo nel mese di settembre in Usa sono stati creati oltre 330 mila nuovi posti di lavoro, allo stesso tempo anche l’inflazione ha mostrato dei rallentamenti: a settembre si è attestata sul 3,7%.
Crescita e Pil, un confronto con l’Italia
Abbastanza diversa la situazione in Italia, dove i dati relativi al terzo trimestre mostrano invece una stasi rispetto ai tre mesi precedenti. Inoltre indicano anche una variazione nulla rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La crescita nel nostro Paese è attualmente ferma allo 0,7%. Una notizia positiva però c’è e riguarda il carovita. Questo si attesta a livelli più bassi rispetto agli altri paesi della zona euro.
Ad abbassarsi è il tasso di inflazione, che scende al 1,8%, il livello minimo registrato sin dal luglio del 2021. A influire su questo aspetto è stato principalmente il costo dell’energia, in discesa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche se al tempo stesso si sono registrati aumenti nei servizi e nei trasporti.
Insomma la crescita del Pil Usa evidenzia come questo Stato stia cavalcando le gravi problematiche internazionali senza effetti negativi in patria. Per quel che riguarda l’Italia, senza dubbio un andamento statico in questo periodo può essere interpretato anche come una notizia positiva. Questa infatti dimostra che non siamo di fronte alla tanto temuta recessione.
Gioco online, un settore che cresce in Italia
Tra i settori che crescono in Italia in questo periodo vi è quello dell’online gaming che comprende siti di casinò italiani e stranieri, con licenza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Nel mese di ottobre infatti il mercato online casinò italiano ha fatto registrare un’impennata del 17%. A beneficiarne i grandi operatori di casinò in Italia, recensiti anche su online-casinos.com.
Un mercato tutt’altro che marginale, con una spesa che è arrivata a 210,5 milioni di euro nel decimo mese dell’anno. In netto aumento rispetto ai 180 milioni di ottobre 2022. Questi dati non sorprendono più di tanto, poiché mese dopo mese l’online gaming si rivela uno di quegli ambiti dell’economia che sembrano non conoscere crisi. Un mondo, quello dei casinò online regolamentati, che non ha espresso ancora tutto il suo potenziale, dato che subisce comunque l’effetto del gioco illegale. Comparto questo ancora fiorente, nonostante le azioni di controllo e repressione delle attività illecite.
Dal punto di vista dei giocatori i siti di online casinò italiani rappresentano una possibilità di svago alla portata di tutti e per alcuni anche la possibilità di monetizzare il tempo speso online. Il tutto in ambienti virtuali sicuri e regolamentati, che operano sotto il controllo dell’ADM e sulla base delle leggi italiane in materia di gioco.