Il romanzo “Il Pazzo di Pollica” di Dario Vassallo, medico-scrittore e presidente della Fondazione “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”, parte da una lettera autografa trovata in un baule segnato dal tempo, che diventa metafora dell’audacia di inseguire i propri sogni, di ricercare la felicità attraverso quella follia che diventa ispirazione.
Il romanzo
La storia è una mescolanza tra realtà e immaginazione, che fa rivivere il sogno di Peppino, emigrato dal piccolo comune cilentano di Pollica verso gli Stati Uniti, e di tutti coloro che hanno il coraggio di lottare per i propri desideri.
Il romanzo diventa un viaggio che parte da Pollica per toccare Philadelphia, New York e Manfredonia, in cui prendono vita i personaggi e i luoghi meravigliosi incontrati dallo scrittore durante il suo peregrinare incassante in Italia alla ricerca della verità sulla morte del fratello, Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore di Pollica, assassinato nel 2010.
Una avvincente storia di coraggio per ricordare il sindaco pescatore
Il protagonista, Peppino, scrive una lettera al fratello, raccontando le sue avventure negli Stati Uniti, dove diventa un uomo di successo e dove le sue idee innovative e la sua lungimiranza sono apprezzate. Il romanzo si spalanca alla contemporaneità, aprendo un profondo parallelismo tra i movimenti dei popoli che si muovono nel Mediterraneo e l’attuale fuga intellettuale dei giovani dal Sud dell’Italia, quasi una contrapposizione di una moderna questione meridionale.
Il libro diventa così un invito a non arrendersi, ad osare, a perseverare nella lotta per concretizzare i propri desideri. Una storia che, attraverso i personaggi e le vicende personali che rivivono in esso, rappresenta la forza dell’innovazione e della creatività, nonché un tributo alla memoria del Sindaco Pescatore di Pollica, Angelo Vassallo.