Pronto il progetto per l’abbattimento e la ricostruzione degli istituti “Parmenide” e “ Andrea Torre” di Vallo della Lucania. Il sindaco della città Antonio Sansone è lieto di annunciarlo e di invitare tutta la cittadinanza alla presentazione del progetto che si terrà sabato 1 Aprile alle ore 11 presso il Palazzo della Cultura.
Dall’architettura anni ’70 al Campus del futuro
La nuova sede dell’Istituto Superiore “Parmenide” e della scuola media “A. Torre” sarà una struttura all’avanguardia, pensata secondo i canoni dell’ingegneria d’avanguardia, ecosostenibile: grandi spazi luminosi, ampie vetrate, laboratori, sale multidisciplinari, aree verdi.
Un progetto complesso nella sua realizzazione perché prevede prima l’abbattimento della struttura preesistente, poi la realizzazione del nuovo edificio,il tutto nel centro cittadino, in Via Calcinali, una delle più importanti vie d’accesso alla città. Ancora più complessa l’organizzazione dello svuotamento del complesso scolastico, che oggi ospita oltre che al Liceo Classico, il Liceo Scienze Umane (ex magistrale L. Verga), il Liceo Linguistico, il Liceo Musicale e le classi dell’istituto Comprensivo “Torre- De Mattia”.
E’ ancora allo studio, infatti, il piano di collocamento delle centinaia di studenti che attualmente frequentano il grande plesso scolastico.
La storia del “Parmenide”
L’attuale sede in Via Calcinali è la terza del Parmenide, dalla sua nascita poco più che 100 anni fa. L’incremento degli iscritti, verso la seconda metà dello scorso secolo, dovuto alla nascita di almeno un paio di convitti che favorivano la frequentazione del liceo, prima difficilmente raggiungibile per via degli scarsi collegamenti alla città, fece sì che dalla prima sede, nei pressi della villa comunale, si pensasse ad una succursale all’interno dell’ex convento dei domenicani, oggi Palazzo della Cultura. Soltanto negli anni ’70 venne realizzata la nuova ed attuale sede del Liceo Parmenide.
L’agognato finanziamento
Il plesso Parmenide- Torre, da anni necessita d’interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione. Nonostante piccoli e continui rifacimenti, l’istituto è datato, indispensabili le opere strutturali. Neppure un anno fa, il sì al finanziamento: 16 milioni per abbattere e ricostruire la scuola più antica del territorio che ha formato decine di personalità che hanno dato lustro al Cilento in tutto il mondo.