Eboli: il numero legale per l’insediamento del Consiglio Comunale lo offre un consigliere di opposizione

Eboli: la maggioranza del sindaco Conte è a rischio. La stampella alla maggioranza viene da Damiano Capaccio di Eboli Responsabile

Di Silvana Scocozza

Ieri sera su convocazione del Presidente Cosimo Brenga i rappresentanti politici ebolitani sono stati chiamati a sedere in aula consiliare per lo svolgimento dei lavori della civica assise. Senza numero legale, a rischio la maggioranza del Sindaco Conte. Arriva però la stampella di Damiano Capaccio, di Eboli Responsabile, partito all’opposizione.

Le dichiarazioni

I pochissimi Consigli Comunali che vengono convocati hanno ormai una costante: non si sa se riusciranno ad insediarsi a causa del raggiungimento o meno del numero legale. I numeri sono sempre risicatissimi, per i vari malcontenti e rivendicazioni di questo o quel gruppo consiliare”, dichiarano i rappresentanti locali del Partito Democratico – “E’ successo anche al Consiglio Comunale di ieri sera 30 maggio u.s.. Appena 12 Consiglieri di maggioranza erano presenti al primo punto in discussione dell’ordine del giorno. È evidente che la crisi, tra messaggi di smentita alle proprie stesse parti politiche e assenze mirate ai Consigli, è tutt’altro che superata. Con buona pace di quella stabilità e quella coesione che sono precondizioni di una buona ed efficiente amministrazione”.

L’accusa contro Damiani

E poi l’affondo all’indirizzo del dottore Damiano Capaccio che ormai, come dicono i bene informati e sottolinea il PD resta all’opposizione solo formalmente.

Per fortuna che “Eboli responsabile”, pur facendo ancora formalmente parte dell’opposizione, come da mandato elettorale ricevuto, offre sempre amorevolmente la sua stampella alla maggioranza claudicante. E un dubbio ci assale: il giuramento d’Ippocrate, che impegna i medici a curare i malati fino alla morte naturale, vale forse anche a beneficio degli organi di governo del Comune?”.

Voci di corridoio confermerebbero nuove frizioni in maggioranza. Nemmeno la riunione di maggioranza tenutasi lunedì sera è servita a far guarire i malpancisti.

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