Il Movimento 5 Stelle dice no alla Bretella: necessario salvaguardare contesto naturalistico

Per il Movimento 5 Stelle la soluzione è quella di potenziare le infrastrutture già esistenti, dalla Sp30 all'Aversana

Di Ernesto Rocco

Un “no” convinto alla Bretella Eboli – Agropoli arriva ancora una volta dal Movimento 5 Stelle che tramite la coordinatrice provinciale Virginia Villani ribadisce la contrarietà all’opera che collegherebbe Agropoli con l’autostrada A2 del Mediterraneo.
Il motivo? Se prima perplessità emergevano sui costi ora è il contesto naturalistico ad avere necessità di essere salvaguardato.

Le parole di Virginia Villani

Come Movimento 5 stelle ribadiamo la nostra contrarietà al progetto promosso dall’Anas di un collegamento stradale veloce tra l’autostrada A2 e la variante alla statale 18 ad Agropoli. L’aspetto che più ci lascia perplessi è la consapevolezza che l’opera che si intende realizzare si inserisce in un contesto naturalistico di elevato pregio.  Questo tipo di tracciato, fortemente impattante per la Piana del Sele, prevede centinaia di espropri che riguardano numerose aziende agricole, impianti serricoli, frutteti e uliveti, senza portare alcun tipo di servizio al nostro territorio. Un intervento che costerà ai cittadini tra 1,5/2 miliardi di euro, più di 30 milioni di euro a chilometro, e che impatterà enormemente sul territorio”. Così Virginia Villani a margine dell’evento finale del Dibattito Pubblico.

Le alternative

Crediamo, invece, che la soluzione l’appesantimento della SS18 debba trovarsi attraverso il potenziamento delle infrastrutture già esistenti come quella di potenziare la SP30, che collega l’uscita dell’autostrada di Eboli con due assi fondamentale oltre quello della SS18 che sono l’Aversana e la Litoranea, che se potenziati possono diventare delle infrastrutture importanti per il collegamento con il Cilento. Non abbiamo bisogno di nuove colate di cemento ma di soluzioni orientate alla rifunzionalizzazione della viabilità esistente che rendano sicuro e scorrevole il traffico veicolare senza penalizzare le attività economiche e l’ecosistema. Queste le proposte di Villani.

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