Il mare del Cilento si conferma “al top”. Ecco l’esito delle ultime analisi

I risultati positivi del monitoraggio rassicurano sulla balneabilità delle acque costiere della costa del Cilento

Di Ernesto Rocco
Mare del Cilento: dati Arpac confermano l’ottima qualità

Anche durante il periodo di Ferragosto, l’Arpac (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) ha proseguito l’attività sorveglianza delle acque marine. In collaborazione con la Guardia Costiera, l’agenzia ha effettuato un dettagliato monitoraggio dell’acqua del mare nell’area che abbraccia i comuni di Capaccio (Paestum) e Centola (Palinuro).
L’obiettivo principale di questa attività è garantire la sicurezza e la balneabilità delle acque costiere frequentate dai bagnanti in questa stagione estiva.

Parametri e Precauzioni Microbiologiche

L’indagine svolta ha preso in considerazione una serie di parametri microbiologici essenziali, che fungono da indicatori di potenziale contaminazione fecale e che sono fondamentali per stabilire la balneabilità delle acque secondo le norme vigenti. I risultati dei campioni prelevati durante il monitoraggio hanno dimostrato che i valori di concentrazione dei parametri microbiologici rientrano nei limiti imposti dalla legge, segnalando la buona qualità dell’acqua rispetto a tali parametri.

Rilevamenti sulle Fioriture Algali Tossiche

In aggiunta ai parametri microbiologici, l’Arpac ha condotto anche rilievi mirati a individuare la presenza di fioriture algali potenzialmente tossiche. Questo è stato realizzato attraverso indagini specifiche sul fitoplancton. I dati raccolti finora non hanno rivelato la presenza di specie di fitoplancton tossiche nell’area monitorata. L’analisi continua dei risultati ottenuti dagli ultimi campioni prelevati nelle acque di balneazione nei comuni di Ascea e Centola è ancora in corso.

Esiti Positivi e Sicurezza delle Acque Costiere

Le analisi finora condotte non hanno riscontrato alcuna evidenza di caratteristiche tali da rendere non balneabili le porzioni di costa sottoposte all’indagine. Questo significa che le acque costiere in quest’area risultano sicure per il bagno e la balneazione, garantendo un ambiente marino in cui i bagnanti possono godere della loro permanenza.

Restrizioni e Normative

Le aree non destinate alla balneazione rimangono soggette al divieto di accesso in linea con le norme di sicurezza. Tale divieto può essere dovuto a varie ragioni, non necessariamente legate all’inquinamento.

Le acque classificate come “scarse” in termini di qualità e quelle soggette a divieto temporaneo a causa di superamenti riscontrati durante i campionamenti di routine continuano a essere soggette alle restrizioni previste dalla normativa.

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