Una delegazione del Gran Priorato Magistrale d’Italia Scmoth 1804 Osmtj ha partecipato ieri pomeriggio, 15 settembre 2024, alla Santa Messa e alla seguente processione della prima festa del Getsemani, a Capaccio Paestum.
Cavalieri e dame del Supremus Civilis et Militaris Ordo Templi Hierosolymitani (SCMOTH 1804 OSMTJ) – Ordine dei Cavalieri Templari Internazionali – sono stati invitati da Padre Michele Piscopo, rettore del Santuario, con il quale l’Ordine ha stretto un patto di amicizia e collaborazione.
La delegazione, guidata dal Gran Priore d’Italia dell’Ordine Rosario Nicola Luisi, ha seguito l’intera cerimonia, venendo salutata al termine della Messa da Padre Piscopo.
«Voglio ringraziare i Cavalieri Templari per la presenza, è un grande onore per me e per noi tutti – ha detto il rettore del Santuario – ho conosciuto Rosario Nicola Luisi quando era piccolo ed ora è Gran Priore d’Italia. Grazie anche alle forze dell’ordine e al sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, per la loro presenza».
«Essere qui è per noi motivo di grande orgoglio e sincera soddisfazione – ha detto Luisi – siamo onorati di aver preso parte alla prima festa del Getsemani ed alla processione. Con Padre Michele Piscopo, oltre al rapporto personale, c’è un patto di amicizia e collaborazione stretto dall’Ordine, che di certo ci porterà verso importanti ed ambiziosi traguardi».
L’Ordine dei Cavalieri Templari nasce come un ordine religioso e militare, in difesa dei regni cristiani in Terrasanta, oggi sono uomini e donne che rifacendosi agli ideali cavallereschi e cristiani, si dedicano e combattono in difesa dei diritti dei più deboli, per far trionfare la verità sulla menzogna, testimoniando sempre la propria fede e la loro voglia di giustizia.
Lo SCMOTH 1804 OSMTJ è il primo Ordine Templare presente in 45 Nazioni e da sempre è in prima linea al servizio del prossimo, degli ultimi e di chiunque si trovi in situazioni di difficoltà.
Dalle guerre alle pandemie l’opera di questi uomini e donne non è mai mancata, lo SCMOTH 1804 OSMTJ sostiene da sempre tutti coloro che versano in uno stato di difficoltà, senza distinzione di razza, di ceto sociale o credo religioso, e in ogni luogo dove c’è più bisogno. Il forte e sentito credo che l’Ordine desidera comunicarecome messaggio all’umanità è quello della vera e incondizionata fratellanza.