Il Cilento e la sua pizza ancora una volta su Vanity Fair

Di Redazione Infocilento

Sull’iconica rivista Vanity Fair si affronta il tema della pizza in modo ironico e diverso: “Dimmi che tipo di pizza mangi e ti diremo chi sei”. Una sorta di “oroscopo gastronomico” che delinea i tratti psicologici delle persone in base alla scelta del tipo di pizza. L’articolo è stato redatto da Bruno Sodano, che collabora con la nostra redazione di Info Cilento da diversi anni, nella sezione food.

Una panoramica italiana, indirizzi dal nord al sud dello stivale, includendo anche il Cilento

La pizza in pala e fritta rappresentano un must della tradizione cilentana. Leggendo l’articolo, ci si immerge insieme a grandi nomi del mondo della pizza italiano, e vengono menzionate pizzerie cilentane che lavorano con impegno sul territorio, uscendo dai confini regionali. In copertina su Vanity Fair, il cilentano Luca Gelsomino – che a breve troveremo in un programma nuovo che andrà in onda al nostro canale televisivo sul digitale Terrestre – con le pizze di Diego Vitagliano, pizzaiolo numero Uno in Italia e nel Mondo. Quindi continuate a seguirci che ci saranno tantissime novità.

La pizza in pala della pizzeria di Giungano, Capaccio Paese e Caggiano

La pizza nel ruoto, in teglia o nel padellino delineano davvero chi sei: un avventuriero gastronomico, amante dell’innovazione e aperto a nuove esperienze. Non hai timore di rompere gli schemi sperimentando sapori unici. Sei intraprendente, ami sorprenderti con esperienze fuori dagli schemi. Ti piace sperimentare in cucina e nella vita, cercando però sempre quella base confortevole che ti richiama casa, famiglia e sicurezza. I condimenti di queste pizze, sebbene ispirati alla tradizione, hanno uno studio sul morso e sulla masticabilità che deve essere simile a quella di un panino, autentico ad ogni boccone. La particolarità che le accomuna è l’esterno che fa crunch e l’interno soffice e scioglievole in bocca. Quando si riesce a trovare un equilibrio tra questi due elementi si è davanti ad un prodotto perfetto. Una pizza che sostiene delle farciture ricche e complesse sia nel gusto che nella quantità degli ingredienti”.

Fra gli indirizzi menzionati troviamo la pizzeria La Panoramica di Giungano, il Borgotto di Capaccio Paese e la pizza in teglia del Grotto di Caggiano. La prima, gestita dal proprietario pizzaiolo Pietro Manganelli, è fra le più amate della zona. L’impegno sul territorio di Manganelli lo ritroviamo anche nella manifestazione estiva quasi ventennale La Festa dell’Antica Pizza Cilentana. Il Borgotto è stata forse la prima a fare un lavoro dedicato principalmente alla pizza nel ruoto con grani antichi e con il farro. Ospite anche a diverse manifestazioni benefiche, Ottavio Tambasco è un vanto territoriale per il grande lavoro svolto che è riuscito a far apprezzare anche fuori dal territorio. Il terzo, posizionato ai confini del parco con la Basilicata, è la pizza in teglia il Grotto. Angelo Rumolo, co fondatore e pizzaiolo, è noto nelle classifiche mondiali per il suo lavoro alle Grotticelle che di fatto è un castello bellissimo che propone solo prodotti coltivati in famiglia e ingredienti selezionati e ricercati di primissima qualità.

Si continua con l’articolo arrivando alla Pizza Fritta: L’Anima Genuina

Se quando si vede una pizza fritta diventa subito tua, sei tu la vera anima della festa. Caloroso e amichevole, la tua scelta riflette il desiderio di avvolgerti nelle coccole del cibo comfort. Dalla personalità accogliente e aperta, ami circondarti di connessioni genuine e di cose che ti fanno sentire bene. Il comfort food ti dona pace dopo una giornata pesante. L’amicizia è alla base dei tuoi rapporti, e le vacanze estive le trascorri sempre in compagnia di persone positive e accomodanti. In te è evidente la tua gentilezza. La pizza fritta parte da un impasto diretto napoletano e può essere gestita in diversi modi: a mo’ di ripieno con ricotta, cicoli, provola e pomodoro (citiamo il classico ma ci sono tanti condimenti) oppure stesa e fritta per poi essere condita in superfice con pomodoro o come si preferisce. Le nuove tendenze, però, fanno una doppia cottura con asciugatura in forno. Questo ce l’ha insegnato Francesco Martucci nella sua pizzeria di Caserta I Masanielli. La bellezza della pizza fritta si ammira in cottura: schiumarole che con eleganti movimenti, si alternano in una danza nelle onde del biondo olio, creando una vera e propria magia”.

Sfogliando la gallery troviamoLa pizza fritta è la regina della festa e se viene dal Cilento è ancora più buona. Impasto diretto, pochi ingredienti, altissimo livello. Paolo De Simone, noto pizzaiolo cilentano e approdato nella capitale della moda, ripropone questo spettacolo in una bella zona residenziale milanese”.

Nell’articolo è menzionata come sede la premiata pizzeria del cilentano Paolo De Simone, Modus Milano. Nel Cilento, però, per chi non lo sapesse, può assaggiarla negli store di Storie di Pane di Vallo della Lucania e Capaccio. Uno shop che da anni è al servizio di chi cerca prodotti particolari e non comuni ma che vantano un grande valore artigianale e sostenibile.

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