Il 2023 delle Cilentane in Eccellenza

Ecco i momenti più importanti del 2023 di Calpazio e Agropoli. Un anno di cadute e risalite per le Cilentane di Eccellenza.

Di Carmine Infante

È stato il 2023 del ritorno della Calpazio in Eccellenza, quello dello sgretolamento dei sogni di serie D dell’Agropoli. I Delfini sono stati a un passo dal non esistere più, ora navigano a vela in campionato e la tifoseria già pregusta una rimonta che sarebbe storica. La Calpazio ha riguadagnato l’Eccellenza e riparte da un nuovo allenatore per difendere la categoria. Un anno pieno di cadute e repentine risalite.

Il ritorno della Calpazio in Eccellenza

I capaccesi la passata stagione hanno vissuto una rimonta storica. Con 14 vittorie su 15 partite, mister De Cesare si è guadagnato il ritorno in Eccellenza dopo una sola stagione in Promozione. Dai primi mesi travagliati da due cambi di allenatore alla vittoria finale.

Il primi sei mesi in Eccellenza hanno illuso a causa di una partenza sprint, che ha lanciato la squadra in zona playoff. A riportare sulla terra i granata ci ha pensato la Scafatese all’ottava giornata. Da lì un cammino di alti e bassi, che al netto di vittorie e sconfitte ha ridotto la Calpazio a doversi muovere con attenzione a poche lunghezze dalla zona playout. La mossa della società è stata la solita: cambio allenatore per ripartire più forte. Questa volta la panchina è in mano a un uomo di assoluta esperienza, mister Pasquale Santosuosso. Tra i buoni propositi per il nuovo anno a Capaccio Capoluogo c’è soprattutto quello di mettere in cassa forte la salvezza, nel più breve tempo possibile. Poi si può sognare…

Il 2023 thriller dell’Agropoli

Sognare, cadere, cadere ancora, rialzarsi. In queste poche parole potrebbe cristallizzarsi il 2023 dei Delfini. Quella 2022/2023 è una buona stagione, vissuta sì alle spalle della corazzata San Marzano, ma conclusa a un passo dalla serie D. I Delfini, infatti, si sbarazzano senza troppi patimenti dell’Isernia e si giocano la finale con Gallipoli. Il doppio confronto premia i Salentini. È soprattutto la gara d’andata a compromettere il passaggio del turno: un netto 4 a 1 subito al “Via del mare”. La prestazione d’orgoglio degli Azzurri sul sintetico del “Carrano” non basta, un goal fortunoso di Perchaud blocca la rimonta e ferma il risultato su 2 a 1.

l sogno della serie D svanisce, ma non c’è fine al momento nero. A causa di problemi societari, legati alla salute del presidente Infante, la società rischia di non potersi iscrivere al campionato di Eccellenza. Uno a uno si svincolano tutti i calciatori, che approdano a nuovi lidi. La preparazione inizia tardivamente, con i ragazzi delle giovanili. A dirigerli c’è mister Villano. L’obiettivo è quello di evitare multe salate, onorando gli impegni di coppa e campionato. Nelle prime uscite stagionali, con Sapri e Calpazio, l’Agropoli incassa 13 goal senza farne. Nel frattempo la società si ricostituisce e iniziano ad arrivare i primi giocatori di livello, come Raucci e Onesto. Soprattutto sbarca ad Agropoli mister Ambrosino. Le prime uscite sono negative. Mancano l’amalgama, la condizione fisica, forse principalmente la fiducia. A Sapri si raschia il fondo, la Spigolatrice si impone con un 2 a 0 che non racconta in modo sufficiente la scialba prestazione dell’Agropoli.

Solo una settimana dopo arriva la prima vittoria contro l’Audax. Il match è tirato e i Delfini rischiano più volte di farsi agguantare. Da lì in poi solo risultati positivi, 11 finora, impreziositi dal colpaccio in casa del Castel San Giorgio. Ora la classifica sorride, l’Agropoli è al quarto posto, dopo una rimonta epica. Qualche ottimista ha già calcolato i punti che mancano dalla vetta. Sono 12 le lunghezza che separano l’Agropoli dalla Sarnese capolista. Probabilmente il vantaggio è troppo largo. Tuttavia, pare impossibile leggere nel destino di questo Agropoli, imprevedibile come un thriller ben scritto

Condividi questo articolo
Exit mobile version