L’idrogeno verde si configura come un elemento chiave nel processo di decarbonizzazione del Paese e nel raggiungimento dell’obiettivo emissioni Zero nette al 2040. Secondo Legambiente, il suo impiego strategico in settori come le industrie pesanti, l’accumulo di energia, il trasporto marittimo e quello aereo è fondamentale per una transizione energetica sostenibile.
Le Hydrogen Valley
In questo scenario, l’Italia gioca un ruolo di primo piano con l’istituzione di 52 Hydrogen Valley, di cui ben 28 situate nel Mezzogiorno. La Campania, con 6 progetti approvati, si posiziona tra le regioni più attive nel settore, con un investimento complessivo di 225 milioni di euro.
Il Forum Idrogeno, organizzato da Legambiente a Pomigliano d’Arco, ha messo in luce le potenzialità dell’idrogeno verde e le sfide da affrontare. La presidente di Legambiente Campania, Mariateresa Imparato, ha sottolineato l’importanza di una strategia nazionale organica per lo sviluppo del settore, che definisca linee di sviluppo, modelli di produzione e il ruolo dell’Italia a livello internazionale.
Dove sorgeranno in Campania
Le Hydrogen Valley in Campania sorgeranno nelle aree di Acerra, Quarto, Pignataro Maggiore, Avellino e Battipaglia. L’obiettivo è quello di attivare sul territorio almeno 10-50 MW di produzione di idrogeno verde all’anno, con una capacità complessiva di 420 tonnellate.
L’utilizzo dell’idrogeno verde rappresenta un’opportunità per la decarbonizzazione delle industrie presenti in queste aree, favorendo la riconversione e la creazione di nuovi posti di lavoro. Inoltre, la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse contribuisce alla riqualificazione del territorio.
Il successo delle Hydrogen Valley campane dipenderà dalla capacità di integrare i diversi attori coinvolti, dalle istituzioni alle imprese, fino alla ricerca e all’innovazione. La collaborazione e il coordinamento saranno essenziali per realizzare un modello di sviluppo sostenibile e competitivo per il territorio.