Un passo importante per la valorizzazione e la tutela di uno dei tesori gastronomici del Cilento: i ceci di Cicerale. Il Comune, guidato dal sindaco Giorgio Ruggiero, ha approvato un disciplinare per la produzione di questa pregiata varietà di ceci riconosciuta come Presidio Slow Food.
Un presidio da salvaguardare
I Ceci di Cicerale rappresentano un’eccellenza del territorio, caratterizzati da un sapore unico e da proprietà nutritive eccezionali. Tuttavia, negli ultimi anni la loro produzione ha subito un calo significativo, mettendo a rischio la sopravvivenza di questo prezioso presidio.
L’Impegno dell’amministrazione comunale
L’amministrazione comunale, consapevole del valore inestimabile dei Ceci di Cicerale, ha deciso di intervenire per tutelare e promuovere questa produzione tipica.
Il nuovo disciplinare rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la qualità e l’autenticità dei Ceci di Cicerale, contrastando la commercializzazione di prodotti non conformi.
Le regole
Il disciplinare definisce nel dettaglio le regole per la coltivazione, la raccolta, la trasformazione e la commercializzazione dei Ceci di Cicerale. Tra le principali novità, si segnala l’obbligo di coltivare la varietà locale della specie Cicer arerinum all’interno di un territorio specifico, ovvero l’intero perimetro di Cicerale. Inoltre, la tecnica di coltivazione deve essere ecosostenibile e basata sui principi dell’agricoltura integrata, con divieto di irrigazione, uso di diserbanti, pesticidi e concimi chimici.
Un prodotto di eccellenza
I Ceci di Cicerale, prodotti secondo il nuovo disciplinare, potranno essere commercializzati come granella secca o come prodotto trasformato (farina, in acqua, ecc.). La granella dovrà avere un’umidità inferiore al 15% e dovrà essere posta in vendita in confezioni sigillate. Il prodotto trasformato dovrà essere confezionato in materiali idonei e conformi alle normative vigenti.