Non c’è estate senza Granfondo del Tanagro, la corsa amatoriale che – da un decennio a questa parte – incontra la gastronomia, l’arte e la natura del Vallo di Diano in sella a una bicicletta. Non solo agonismo, dunque, per le centinaia di amatori che domenica 23 luglio affronteranno dalle 8.30 i 107 km della gara organizzata dal Ciclo Team Tanagro di San Pietro al Tanagro: gran parte dei partecipanti – accompagnati dalle loro famiglie – pregusta già il pranzo conviviale che sarà servito subito dopo l’arrivo in piazza Enrico Quaranta.
Il percorso
Prima il dovere, però: un circuito di 26,5 km da ripetere 4 volte che attraverserà i centri abitati di Teggiano e San Rufo prima del rientro in località Setone, come da tradizione capolinea della granfondo. Che promette selezione fin dai primi chilometri – e non solo per il gran caldo che non darà tregua all’intera carovana: l’ascesa a Teggiano (con i suoi tornanti in doppia cifra) e la successiva picchiata in direzione San Rufo restringeranno quasi sicuramente il campo dei favoriti. Un lungo tratto in falsopiano potrebbe agevolare la rincorsa dei ritardatari, ma i migliori dovranno giocare a carte scoperte lungo la salita di San Rufo, esigente soprattutto nella prima parte. Un arrivo in solitaria o una volata ristretta come accadde nell’ultima edizione, quando Pasquale Abenante salì sul trono della Granfondo del Tanagro assieme a Rossella Diezzo? Non è semplice formulare previsioni.
Le altre iniziative
Di sicuro, però, gli amatori che parteciperanno alla corsa – inserita anche quest’anno nel calendario del Giro dell’Arcobaleno – potranno alleviare le loro fatiche sia in corsa, grazie al punto ristoro allestito dall’organizzazione in Via Rielle a San Rufo, sia al traguardo, con la distribuzione in abbondante copia di sali minerali. Per i più piccoli, poi, la festa inizierà già sabato pomeriggio: durante la procedura di distribuzione dei pettorali e del pacco gara, infatti, bambini e adolescenti parteciperanno a un laboratorio ludico-creativo – curato dalla cooperativa ArcheoArte di Sala Consilina – in cui saranno realizzati i pezzi e gli accessori di una bicicletta con l’impiego di materiali di riciclo. Domenica mattina, invece, lo staff di ArcheoArte accompagnerà i ragazzi per il centro storico di San Pietro al Tanagro, seguendo le tracce del culto di Santa Sofia e delle sue virtù taumaturgiche: leggenda vuole che la sua lingua – di cui esisteva una riproduzione in ferro – guarisse dal mal di gola.