Gli allevamenti familiari di suini posso essere riaperti: le disposizioni dell’Asl Salerno per la peste suina africana

Si allenta la morsa dei provvedimenti restrittivi per arginare la Peste Suina Africana, l’ASL Salerno ha disposto la riapertura degli allevamenti familiari dei suini.

Di Federica Pistone

Si allenta la morsa dei provvedimenti restrittivi per arginare la Peste Suina Africana, l’ASL Salerno ha disposto la riapertura degli allevamenti familiari dei suini. Le nuove disposizioni interessano esclusivamente nella zona di restrizione arancione che comprende i comuni di Sala Consilina, Teggiano, Polla, Sant’Arsenio, San Rufo, Atena Lucana, Morigerati, Monte San Giacomo, Tortorella, Rofrano, Torre Orsaia, San Giovanni a Piro, Vibonati, Roccagloriosa, Sapri, Ispani, San Pietro al Tanagro, Torraca, Santa Marina e Alfano.

La ripresa degli allevamenti familiari è subordinata al rispetto di rigide misure di biosicurezza, pertanto è necessaria la richiesta di autorizzazione all’ASL prima di iniziare l’allevamento domestico. La macellazione dei suini deve avvenire entro il 31 marzo 2025. Non è invece consentito l’allevamento dei suini per autoconsumo familiare nella zona rossa che attualmente comprende i comuni di Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano Sulla Marcellana, Padula, Sassano e Sanza.

Sempre nei comuni della zona arancione è possibile organizzare eventi con un numero di persone superiore a venti previa autorizzazione da parte dell’ASL. La deroga concessa può essere soggetta a modifiche o annullamenti in base all’evoluzione dell’epidemia di PSA e alle disposizioni comunitarie o nazionali. Gli uffici veterinari dell’ASL presso la sede del Distretto Sanitario di Sala Consilina sono a disposizione per qualsiasi chiarimento.

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