A Madrid in un’atmosfera caldissima Giusy Sansone vince ancora nella categoria figure. È l’ennesima affermazione della bodybuilder cilentana nel corso di questo 2024 stratosferico, un annus mirabilis che potrebbe portare direttamente agli Stati Uniti e alla federazione più importante di questo sport: l’Olympia.
Una stagione di vittorie
È questo il momento migliore della carriera di Giusy Sansone, lo dicono i dati scientifici, numeri come il rapporto tra la massa magra e quella grassa. Del resto il bodybuilding è uno sport fatto di fattori quasi aritmetici, poi c’è quel medagliere che dall’Ungheria alla Spagna, passando per l’Inghilterra non sta smettendo di gremirsi di ori. Ma soprattutto c’è l’energia che la Sansone sta sfoggiando in tutte le esibizione, l’atleta cilentana è arrivata alla consapevolezza che queste sono le sue notti, qualcosa in più che i meri dati biologici non posso spiegare e che può essere il viatico giusto per il tetto del mondo.
Sacrifici e vittoria
“Non ho sgarrato nulla a livello di dieta, ma in queste ultime settimane mi pesava ogni cosa” – ha esordito Giusy Sansone ai nostri microfoni– “volevo che passassero subito le giornate e che arrivasse subito questo giorno”. “Bello perché ho avuto un’accoglienze bellissima, anche con le altre ragazze”- continua Sansone che ora avrà un momento di relax- “adesso mi fermerò un poco e mi dedicherò a me stessa per godermi un po’ l’estate”.
Infine la consueta dedica: “Per la vittoria ho ricevuto una corona, quel luccichio lo dedico a tutti, a chi mi vuole bene e a chi non me ne vuole, ma sempre una vittoria condivisa, perché quando si condivide c’è un sapore diverso. Ringrazio la gente che mi è stata vicino!”.