Gioi: stamattina l’ultimo saluto al Dott. Carmelo D’Amato

« Potremmo sottolineare tanti aspetti della vita del Dott. D'Amato, però credo che tutte queste caratteristiche hanno un elemento in comune, l'umanità; il Dott. D'Amato era capace di andare nel cuore delle persone».

Di Antonio Pagano

Una chiesa gremita di gente ha salutato e omaggiato questa mattina a Gioi, il Dott. Carmelo D’Amato, per anni punto di riferimento del reparto di Medicina d’Urgenza dell’ Ospedale San Luca di Vallo della Lucania, della sua comunità e dell’intero Cilento. Tanti i messaggi di stima e affetto verso una persona che ha saputo fare della sua professione una vera missione di vita. Presenti anche numerose autorità civili, il Direttore Sanitario e i colleghi del “San Luca”.

“Un esempio di umanità”, le parole del parroco

Il parroco Don Marco Torraca, che ha officiato il rito, si è concentrato più volte nell’omelia sulla sua “umanità”. « Potremmo sottolineare tanti aspetti della vita del Dott. D’Amato, a seconda di quell’esperienza che noi abbiamo personalmente con lui, un padre affettuoso, uno sposo esemplare, un figlio pieno d’amore, un professionista, però credo che tutte queste caratteristiche hanno un elemento in comune, l’umanità; il Dott. D’Amato era capace di andare nel cuore delle persone».

« E oggi sembra un controsenso parlare di umanità – ha continuato – in una società consumistica, egoistica, siamo considerati un numero in tante sfere, invece il Dott. D’Amato con la sua professionalità andava nel cuore delle persone per celebrare quest’incontro nell’umanità della persona. Ogni giorno ha dato il meglio di sè per far venire fuori nel servizio perché ha vissuto la sua professione come servizio, nel far venire fuori nell’altro l’uomo si è fatto servo dell’uomo sofferente».

«Oggi abbiamo bisogno di queste lezioni di umanità, credo che il Dottore D’Amato non solo alla sua famiglia , ai figli, alla moglie, ma all’intera nostra comunità, ci lascia questo bagaglio, questa eredità spirituale che si chiama servizio all’uomo, e servire l’uomo indirettamente si serve Cristo», ha concluso il parroco.

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