Rischia di finire in tribunale la questione relativa alle modalità di gestione degli impianti sportivi ad Agropoli. Più volte si sono registrati malumori e polemiche tra le associazioni sportive, ma questa volta la ASD Volley Accademy ha deciso di andare oltre e rivolgersi alla Procura della Repubblica per evidenziare tutta una serie di presunte anomalie che si registrerebbero anche nelle convenzioni con le società del territorio.
Gestione impianti sportivi: le criticità segnalate
L’ASD Volley Accademy, giovane associazione sportiva di pallavolo, ad inizio anno aveva fatto richiesta di poter disputare allenamenti e partite presso il Palagreen di Agropoli, dove già altre formazioni svolgono le loro attività.
Di fronte al silenzio degli uffici comunali e dell’amministrazione comunale, dirigenti e atleti erano stati addirittura costretti ad organizzare un sit in di protesta presso il municipio per avere la giusta attenzione.
Così, dopo la protesta, il comune decideva di concedere alla Volley Accademy l’autorizzazione a usufruire del Palagreen per 4 ore settimanali. Problema risolto? No, poiché secondo la dirigenza c’era una sproporzione tra «le ore concesse alla Volley Accademy e quelle a disposizione di altre società».
Una situazione giustificata da palazzo di città, dall’esistenza di una concessione stipulata tra l’Ente comunale ed un’altra formazione di pallavolo, in forza della quale quest’ultima, «agendo nella qualità di custode, aveva diritto ad un maggiore utilizzo delle struttura sportiva». Per la nuova società una giustificazione «illogica». Non solo: nella convenzione vi sarebbero diverse anomalie per le quali l’ASD Volley Accademy ha chiesto chiarimenti senza però ottenere risposta.
La denuncia
Di qui la decisione di rivolgersi alla Procura. Nella denuncia la dirigenza evidenzia che la convenzione «non appare conforme agli standard tipici che contraddistinguono la redazione di un atto amministrativo». Infatti mancherebbero l’intestazione dell’Ente, il timbro dell’ufficio comunale, il numero di protocollo ed altri dettagli utili a ricostruirne l’autenticità. Inoltre non sarebbero specificati alcuni elementi, tra cui l’iter utilizzato per conferire la gestione dell’impianto.
C’è stata una proceduta ad evidenza pubblica? Tutto è avvenuto regolarmente? Queste alcune delle domande che si pone la Volley Accademy di Agropoli e che sono state esposte anche al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania.
La società, ad oggi, ritiene che le ore concesse non siano sufficienti. Mentre le altre formazioni godono di tre giorni a settimana per gli allenamenti, la Volley Accademy ne ha soltanto due e in alcuni casi è costretta a radunare nella stessa palestra circa quaranta atlete.
Ciò nonostante il numero di ore debba essere concesso anche in base al numero di iscritti. Una situazione che rischierebbe di diventare insostenibile. La compagine sportiva ha già dovuto sospendere le iscrizioni e per avere una palestra ed ottenere un numero di giorni e ore ritenuto congruo per lo svolgimento delle attività, si sta rivolgendo ai comuni limitrofi.