Gestione Cineteatro di Agropoli: Tar dà torto al Comune. Il contratto con l’ASGA non era scaduto

«Ci hanno allontanato, peraltro facendo un blitz in diretta facebook e cambiando le serrature con le nostre attrezzature all’interno»

Di Ernesto Rocco

Con la sentenza n. 278/2024 depositata il 25.1.2024 il Tar Campania sezione Salerno mette la parola “fine” alla vicenda del CineTeatro De Filippo di Agropoli e dei rapporti tra il Comune e la ASGA srl, società facente capo a Sergio Di Fiore ed Annamaria Parente.

Il commento

Il diniego alla nostra tempestiva richiesta di proroga era illegittimo! Avevamo il diritto di continuare a gestire il cineteatro almeno fino al mese di giugno 2022”, tuona Sergio Di Fiore. “Avevamo chiesto di poter prorogare il contratto di un anno, poiché a causa della pandemia da Covid-19, da marzo 2020 a febbraio 2021 non si era potuto far nulla. Di tutta risposta ci hanno allontanato, peraltro facendo un blitz in diretta facebook e cambiando le serrature con le nostre attrezzature all’interno. Hanno addirittura fatto passare una loro tesi secondo la quale dovevamo pagare oltre 100.000 euro. Ma non era così, l’abbiamo detto sin dall’inizio!”, prosegue Annamaria Parente, amministratore della Società.

La decisione del Tar

Il Tribunale Amministrativo ha, dunque, parzialmente accolto il ricorso affermando che nella specifica fattispecie doveva operare la proroga automatica prevista dall’art. 103 comma 2 D.L. 18/2020 (cd. “Cura Italia”) e che tutto quanto sostenuto nell’aprile 2021 dal Comune di Agropoli (avvenuta scadenza del contratto, obbligo di rilascio, morosità accumulata, ecc…) è illegittimo e va annullato.

Grazie a chi ha creduto alla verità e non alle illazioni che si erano messe in giro ad arte. Grazie a chi questa verità l’ha difesa strenuamente in Tribunale per tutto questo tempo, vale a dire all’avv. Marco Sansone, insieme al quale adesso capiremo cosa fare per porre rimedio all’ingiustizia che abbiamo subito. La Giustizia arriva tardi, ma arriva sempre”, chiosano i rappresentanti della Società ricorrente.

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