Geolier: intervista esclusiva prima del grande live del 19 agosto alla Planet Arena di Paestum

Intervista esclusiva al cantante Geolier, prima del concerto live che si terrà alla Planet Arena di Paestum il 19 agosto

Di Bruno Sodano

Intervista al cantante del momento Geolier che sarà live alla Planet Arena di Paestum il 19 agosto 2023.
Un palinsesto molto ricco quello della Planet Arena di Paestum che in questo 2023 ha regalato (e continuerà a regalare) momenti magici a migliaia di persone. Grandi concerti, come l’attesissimo del 19 agosto che vedrà live Geolier.
Vi rilasciamo l’intervista ad uno dei fenomeni del momento che con la sua “Come vuoi” ha raggiunto oltre 28 milioni di visualizzazioni su YouTube posizionandosi fra gli 11 video musicali più visti.

Ecco l’intervista

Il 2023 è il tuo anno. Un album che ha avuto un successo straordinario, anche il secondo atto, e ora un tour di così tante date in giro per l’Italia. Come stai vivendo questo periodo?

Lo sto vivendo bene, a 300 all’ora, mi sto concentrando a fare tutto bene perché l’anno prossimo vorrei alzare ancora l’asticella e passare dai club ai palazzetti. È solamente una scala che sto salendo per adesso”.

Il coraggio dei bambini” non è solamente il titolo del tuo nuovo progetto ma anche una tua personale visione su come affrontare la vita. Cosa ti ispira tutti i giorni a scrivere nuova musica?

La passione che mi lega proprio a essa, perché lo faccio divertendomi e quindi alla fine mi piace. Se non avessi fatto il cantante, avrei fatto musica lo stesso”.

Ci sono delle cose che ti ispirano in particolare?

Napoli e i bambini”.

Negli album ci sono molte collaborazioni e ci sono sia molti colleghi della scena rap ma anche Giorgia. Come è stato lavorare con tutti loro e soprattutto come nascono le collaborazioni nei tuoi dischi?

Con i colleghi rapper da cosa nasce cosa, di solito io mando il pezzo e loro sono super gasati, alla fine noi facciamo parte dello stesso campionato e ci supportiamo a vicenda. Io vado nel loro disco e loro vengono nel mio, è così. Giorgia invece è stata una collaborazione diversa, di spessore, come la ciliegina sulla torta, il fiocco sul regalo”.

Seconda parte

Napoli è la tua casa, il centro della tua vita e quest’anno anche il centro della vita di tanti con i grandi traguardi sia calcistici che musicali. Come stai vivendo questi grandi successi e come la sta vivendo Napoli?

Napoli è sempre in festa, si stanno organizzando solo ora per togliere tutti gli addobbi dalle strade, e questa è una cosa bella, perché si sta riunendo la città, stanno collaborando tutti. È una cosa bella che hanno messo le bandiere e ora stanno lavorando tutti insieme per toglierle. Napoli è sempre stata al top delle città in Italia, adesso è più palese perché abbiamo vinto lo scudetto e stiamo sfondando con la musica, ma a livello di mentalità siamo sempre stati i primi. Uniti nella scena, ma anche dopo nello smantellare tutto quello che la festa lascia”.

Dopo aver portato “Il coraggio dei bambini” a Napoli e Milano nei club, come ti stai preparando per il tour estivo? Che tipo di spettacolo sarà?

I concerti di quest’estate saranno quasi tutti nei festival. Alla fine io devo fare la musica live, per me l’importante è avere un microfono, poi scenicamente, esteticamente ci sarà un palco fatto in un certo modo, ma a me basta avere delle casse e un microfono. Poi lo spettacolo lo faccio io con i pezzi”.

Chi ti accompagnerà sul palco durante il tour?

Ci sarà con il producer e dj Poison Beatz, a volte anche Dat Boi Dee. Poison è anche un collega sul palco, farà le sporche, le doppie, e gaserà le persone”.

Cosa rappresenta per te la dimensione live? Preferisci i momenti in studio o quelli dei concerti davanti al tuo pubblico?

Alla fine lo studio appartiene al live e il live appartiene allo studio, io vado in studio a fare i pezzi per portarli live poi. Durante i live capisci altre cose ancora, sblocchi nuove skills. Quando scendi dal palco e torni in studio fai ancora altre canzoni più forti per i live che verranno dopo. È tutto collegato, studio e live sono la stessa cosa, fare musica per portarla live”.

Cosa consiglieresti a qualcuno che vuole iniziare ad intraprendere la carriera d’artista?

Gli direi non stare a sentire nessuno, segui l’istinto, sii originale, fai qualcosa che non esiste già sul mercato”.

E invece a tutti quei ragazzi che ti ascoltano e saranno sotto il palco ad ascoltarti per il tour estivo hai un messaggio da potergli dare?

Mantenetevi, riposatevi prima perché sarà intenso”.

Che cosa significa per te Napoli e non tradirla? Che legame hai con la città?

Con Napoli c’è un legame proprio viscerale, sono collegato con i fili a Napoli. Per me non tradirla vuol dire rappresentarla sempre. Non so come potrei tradirla perché non ci penso nemmeno, è come quando ami così tanto una persona che non pensi nemmeno alle altre che esistono”.

Cosa ti porti dietro dalla realtà in cui sei cresciuto e in cui stai?

La scuola, la strada, le cose che ho appreso, le cose buone, poi alla fine pure le cose cattive che fanno fare esperienze e quindi diventano cose buone. Queste cose qua, la strada ti insegna a proseguire però impari da solo. Napoli insegna ma alla fine sei tu che impari da solo”.

(Foto presa dal web)

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