A dieci giorni dall’arresto di Franco Alfieri, il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca è intervenuto sul caso chiedendo di far lavorare i magistrati ed evitare strumentalizzazioni. Parole, le sue, che hanno trovato la replica dell’onorevole Maurizio Gasparri. Secondo Gasparri, De Luca non può definirsi un garantista, poiché la sua difesa di Alfieri è vista come un tentativo di proteggere il proprio potere.
L’accusa di clientelismo
Gasparri ha messo in evidenza come Alfieri, accusato di pratiche clientelari, fosse un alleato stretto del governatore. “De Luca è Alfieri e Alfieri è De Luca”, ha dichiarato, insinuando che entrambi condividano una rete di interessi che opprimerebbe la Campania da anni. L’accusa si estende oltre le singole figure politiche, toccando le dinamiche più ampie della governance regionale.
Il ruolo della magistratura
Gasparri ha sollevato interrogativi sul passato del procuratore della Repubblica di Salerno, ora assessore e candidato del PD. “Vorremmo sapere da De Luca perché Roberti sia diventato suo assessore dopo essere stato procuratore”, ha chiesto, suggerendo che ci sia stata una connessione preesistente tra i due. La richiesta di maggiore coraggio da parte della magistratura è un tema ricorrente nel discorso politico attuale, con Gasparri che spera in un’inchiesta approfondita sulle responsabilità di De Luca e dei suoi collaboratori.