Il futuro dell’area naturalistica di Trentova – Tresino continua a far discutere. Nei giorni scorsi Francesco Barone, vice presidente dell’Agropoli Cilento Servizi, aveva parlato dei progetti di sviluppo della zona. Parole che hanno provocato l’indignazione del consigliere di minoranza Raffaele Pesce, non tanto per i contenuti dell’intervista, quanto per l’approccio avuto, a suo dire, dal rappresentante della società partecipata.
Tuttavia l’intervento ha, nelle intenzioni palesate da Barone, l’obiettivo era di fare il punto su ciò che l’amministrazione ha fatto e sta facendo riguardo l’argomento Trentova, con un invito esplicito di partecipazione dell’intero consiglio comunale nelle decisioni e azioni future per un’area di interesse comune a tutti quale è Trentova.
Le accuse di Pesce
“Abbiamo visto l’Agropoli Cilento Servizi attiva in campagna elettorale, i video del Presidente, la candidatura del Vicepresidente, oggi consigliere comunale. – dice Pesce –Vedere oggi il nuovo Vicepresidente dell’azienda speciale consortile, già candidato nella medesima lista del precedente e non eletto, parlare di Trentova e Tresino, ad Infocilento, a nome della maggioranza, cercando di fare chiarezza sulla volontà dell’amministrazione in merito all’area naturalistica e su di una specifica deliberazione di Giunta Comunale (ma non dei progetti realmente esistenti), e non il Sindaco, un assessore o, al limite, un consigliere comunale, lascia trasparire che non ci sia assolutamente consapevolezza dei ruoli rivestiti”.
“Questa storia deve semplicemente finire!”, dice il consigliere comunale che già nelle scorse settimane era intervenuto sulla questione Trentova.
Il consiglio comunale
Pesce quindi aggiunge: “Su Trentova e Tresino ho presentato una interrogazione ma a Gennaio non hanno ritenuto di convocare alcun consiglio, non avendo argomenti, o meglio ritenendo che non vi siano argomenti su cui discutere nel luogo della democrazia”.
“Io non mi fermo, tantomeno su Trentova e Tresino, ma pure sul rispetto dei ruoli e delle posizioni, ovvero delle istituzioni”. Così conclude l’esponente del gruppo Liberi e Forti.