Nuova emergenza nei castagneti di Futani: il temuto cinipide del castagno è tornato a minacciare le coltivazioni locali. Il Comune, raccogliendo l’allarme dei castanicoltori, ha segnalato la situazione al Parco Nazionale del Cilento e alla Regione Campania, chiedendo un intervento urgente. La risposta non si è fatta attendere.
Questa mattina il sopralluogo
Nella mattinata di oggi si è infatti svolto un sopralluogo tecnico, disposto dall’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo in collaborazione con il Servizio Fitosanitario regionale, per verificare sul campo la gravità della situazione. Durante il sopralluogo sono stati effettuati dei campionamenti fondamentali per comprendere l’estensione del problema.
Ecco cosa analizzeranno i ricercatori
Come spiegato dal dott. Umberto Bernardo, ricercatore del CNR di Portici, “Sono state prelevate galle sia vecchie che nuove del cinipide del castagno, attualmente presenti sulle piante. Le analizzeremo per verificare la presenza di parassitoidi all’interno delle galle più datate. Questo ci aiuterà a capire le cause della ricomparsa del parassita e a definire le azioni da intraprendere.” Il cinipide galligeno del castagno, noto per i danni che può provocare alla produzione castanicola, rappresenta una minaccia concreta per l’economia locale, da sempre legata a questa coltura.
L’intervento del sindaco, Dario Trivelli
A ribadirlo è stato il sindaco di Futani, Dario Trivelli, che ha espresso soddisfazione per la tempestiva risposta delle istituzioni regionali: “Ringrazio l’assessore Caputo per l’attenzione dimostrata. Per noi, la castanicoltura non è solo tradizione: è linfa vitale e motore economico per tante famiglie del territorio.”
Presente anche Marco Sagaria, presidente della Cooperativa Sant’Anna, punto di riferimento per la lavorazione e commercializzazione delle castagne locali: “Attendiamo con fiducia i risultati delle analisi del CNR. Speriamo di non doverci trovare ad affrontare un’altra stagione difficile, ma ora abbiamo bisogno di certezze e di una strategia condivisa.