Lo scorso 7 gennaio aveva distrutto la vetrina di una gioielleria in Piazza Umberto I a Sala Consilina utilizzando il calcio della pistola. L’uomo, un 44enne del posto, aveva portato via diversi oggetti preziosi. I Carabinieri erano riusciti a recuperare la refurtiva e a rintracciarlo. Si tratta di una persona nota alle forze dell’ordine per una serie di reati simili messi in atto nel Vallo di Diano che era finita agli arresti domiciliari. Ora è stato portato in carcere a Potenza.
Le indagini
L’arresto è stato possibile grazie all’impiego della tecnologia del DNA e all’aiuto fondamentale di un testimone.
Proprio le foto scattate da quest’ultimo sono state fondamentali per avviare le indagini da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Sala Consilina. L’analisi delle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona ha poi permesso di ricostruire tutti gli spostamenti del malvivente.
Inoltre, grazie a informazioni confidenziali, è stato possibile recuperare in una discarica abusiva nella periferia della città gli indumenti utilizzati durante la rapina, dei guanti macchiati di sangue e una pistola, risultata essere una replica a gas della Beretta 92 FS utilizzata nel “soft air”.
C’è anche un 33enne indagato per ricettazione.