Furto di ripetitori radio e telefonici questa notte nel Vallo di Diano: bottino da decine di migliaia di euro

Furto di ripetitori radio e telefonici questa notte nel Vallo di Diano. I ladri sono entrati in azione con una fiamma ossidrica tagliando la porta di ferro del casotto

Di Federica Pistone

I ladri sono entrati in azione con una fiamma ossidrica tagliando la porta di ferro del casotto. Presa di mira una struttura in località Monte Carmelo nel Comune di Sant’Arsenio.

La ricostruzione

Una volta entrati all’interno, i malviventi hanno rubato diverse apparecchiature elettroniche per un valore di decine di migliaia di euro. Il furto sta provocando molte ripercussioni nel Vallo di Diano dove gli abitanti hanno segnalato l’assenza di segnale di alcune emittenti radio, fra cui radio Lattemiele, radio Italia anni 60, radio Azzurra, radio Balla Balla, radio Movida, radio Color, radio Carina, di alcune emittenti nazionali e del segnale internet wi fi di diversi gestori telefonici.

Allarme furti nel Vallo di Diano

Si tratta dell’ennesimo furto avvenuto ai danni di emittenti irradianti nella Provincia di Salerno. Dell’accaduto sono stati informati i Carabinieri. I tecnici assicurano che il segnale di alcune emittenti radio tornerà ad essere attivo già nelle prossime ore. I responsabili delle strutture di trasmissione, giunti sul posto dopo l’amara scoperta della porta divelta e della mancanza delle costose apparecchiature si sono messi all’opera per ripristinare la postazione ed i segnali radio.

Un fenomeno quello dei furti delle apparecchiature elettroniche per le emittenti radiofoniche e per le tv digitali che ha registrato un’ impennata preoccupante negli ultimi mesi.

Il commento

La Campania è una delle zone più colpite” spiegano i responsabili della società manutentrice degli apparati ricetrasmittenti che gestisce alcuni degli impianti radio tv presenti. “Sono apparecchiature dedicate di alcun interesse per il mercato se non per quello delle stesse emittenti. E’ probabile che i materiali derubati possono esser riciclati tra gli addetti al settore oppure venduti all’estero tramite una vera e propria rete criminale”.

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