Furto all’Antiquarium di Agropoli, Pesce chiede ancora chiarimenti

Pesce accusa: manca inventario dei beni e al comune non erano mai state consegnate le chiavi di accesso, nell'indifferenza generale

Di Ernesto Rocco

Torna di attualità la questione del furto di reperti archeologici presso l’Antiquarium di Agropoli. Il caso era stato denunciato dal consigliere comunale Raffaele Pesce, che ora torna sull’argomento con una nuova interrogazione rivolta al sindaco Roberto Mutalipassi.

Il consigliere comunale ha chiesto lumi circa l’istituzione di una commissione interna su quanto avvenuto. Non solo: «trovo paradossale – osserva – che agli atti dell’ufficio non risultasse un inventario dei cimeli presenti nei locali adibiti a Museo Antiquarium. Ancora più grave quando si fa presente che non erano state mai consegnate le chiavi di accesso, né un inventario dei reperti all’interno dello stesso Museo o altra documentazione».

Addirittura per poter entrare nell’antiquarium i dipendenti dell’Ente hanno dovuto far sostituire le serrature. Ciò dopo oltre sei mesi dalla richiesta di un sopralluogo fatta dallo stesso consigliere comunale.

Tutto ciò è riscontrabile dalla corrispondenza con i funzionari comunali, alla luce della quale il Pesce chiede nuovamente di chiarire la vicenda.

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