Vincenzo Margiotta si presenta dagli undici metri, incrocia il mancino e firma la doppietta personale. Il bomber agropolese piega definitivamente le resistenze della Pro Sangiorgese, regalando alla su Calpazio il secondo successo in casa della gestione Santosuosso. Una marcatura importante perché permette ai capaccesi di risollevarsi dalle zone calde della classifica, ma soprattutto il traguardo cercato e sognato da ogni bomber: i 300 goal in carriera.
Un successo ottenuto a 42 anni suonati quello del “nipote e figlio d’arte”, dopo un lunghissimo girovagare per diverse piazze storiche del dilettantismo campano e non solo. Tanti i sacrifici sostenuti da Margiotta per rendere longeva la sua carriera, sforzi che, però, non hanno spento il sorriso del ragazzino cresciuto con il “calcio nelle vene” sognando di emulare le gesta del padre e del nonno.
La doppietta, le scaramanzie e il gol più bello
Una giornata da incorniciare per Margiotta quella di domenica scorsa. La prima marcatura arriva con un movimento da nove vero, a tagliare la difesa (un po’ disattenta, per la verità) della Pro Sangiorgese. Poi lob sul portiere e palla in rete a porta sguarnita. La doppietta con il già citato calcio di rigore.
A chi gli chiede come ha festeggiato Margiotta risponde che non si aspettava la doppietta, dunque, che non ha preparato nulla. Probabilmente, una bugia pronunciata da un “ottimista del goal” come il rampollo di casa Margiotta. Ma si sa i numeri nove nel calcio vivono dei loro rituali scaramantici e quelli di Margiotta funzionano dati i numeri.
Il goal più bello, però, è quello ancora da segnare, quello che Vincenzo e la sua compagna contano di mettere a segno in settimana con l’arrivo della loro primogenita. La dedica per la marcatura numero 300 non può che andare a lei.
Una lunghissima carriera all’insegna del goal
La carriera infinita di Margiotta inizia con le maglie di Poseidon e Agropoli. Le cento marcature arrivano con la maglia del Fortis Murgia. Tra Santa Maria e Agropoli arriva quota 250. Il resto è storia recentissima.
Dopo l’addio “forzato” (precisa sempre Margiotta) all’amatissima US Agropoli, il bomber agropolese si è accasato alla Calpazio. Con la storica compagine di Capaccio Capoluogo è arrivata una storica promozione, un anno in doppia cifra. Ma c’è poco tempo per pensare ai traguardi raggiunti, Margiotta ha ancora voglia di calcio, c’è una salvezza ancora da conquistare cosi come la doppiacifra da confermare nella classifica cannonieri. Poi chissà può ance esserci tempo per sognare qualcosa di più, magari un posto in zona playoff…