Fermata a Padula dell’Alta Velocità. Legambiente: “Decisione che ci sorprende. E’ in aperta campagna”

Il rapporto Pendolaria critica alcuni progetti che potrebbero essere notevolmente migliorati, come la linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria

Di Federica Pistone
Fermata a Padula dell’Alta Velocità. “Decisione che ci sorprende. E’ in aperta campagna”

Il Rapporto Pendolaria 2024 di Legambiente rileva una situazione stagnante nel settore ferroviario italiano, con marcata disparità nella qualità e quantità del servizio, soprattutto tra il nord e il sud e tra le linee principali e secondarie. Le prospettive future non sembrano promettenti. Il rapporto critica anche alcuni progetti che potrebbero essere notevolmente migliorati, come la linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria.

Il progetto

Sono previsti 30 miliardi di euro per la nuova linea ad alta velocità, in parte finanziata con il Fondo complementare al Pnrr. Tuttavia, le prime ipotesi di progetto allungavano il tracciato e abbandonavano i piani già previsti per potenziare la linea esistente. La nuova linea non sarà pronta prima del 2030. È importante sottolineare che attualmente il treno più veloce impiega 5 ore e 10 minuti per coprire la tratta tra Roma e Villa San Giovanni.

Le perplessità

“È sorprendente – si legge nel rapporto Pendolaria 2024 – anche la decisione di costruire una fermata intermedia dell’Alta Velocità del Vallo di Diano a Padula, in una zona di campagna, al di fuori della tratta Sicignano-Lagonegro”.

Una scelta che secondo l’associazione ambientalista, “potrebbe essere in conflitto con il Regolamento UE 1315/2013“.

A livello locale, sono sorti movimenti di opposizione a questa opera, come il “Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro”, che propone di sfruttare i lavori per la linea Salerno-Reggio Calabria per implementare cinque interventi sensati per una nuova mobilità regionale. Questi interventi mirerebbero a trasformare in pochi anni una zona importante della Basilicata, quella meridionale, a vantaggio dei pendolari e dei potenziali turisti.

La proposta

In primo luogo, si propone la rigenerazione e riattivazione della dismessa linea storica Sicignano-Lagonegro, lunga 78 km, che è stata sospesa dal 1987. Naturalmente, la proposta include anche il potenziamento, la modernizzazione e la sicurezza del tracciato. Il secondo punto riguarda l’interconnessione con la nuova linea ad alta velocità/alta capacità ad Atena Lucana. Il terzo punto prevede un’altra interconnessione a Romagnano, tra la linea ad alta velocità/alta capacità Salerno-Reggio Calabria e la linea Battipaglia-Potenza.

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