Femminicidio di Battipaglia, il marito confessa: «Mi aveva tradito»

Il femminicidio di Battipaglia si è consumato ieri in una villetta in litoranea. Marco Aiello avrebbe agito in preda alla gelosia

Di Silvana Scocozza

Dolore a Battipaglia per il femminicidio avvenuto ieri quando Marco Aiello, un idraulico di 38 anni, ha ucciso sua moglie, Maria Rosa Troisi, di 37 anni, casalinga, probabilmente dopo una terribile lite. L’uomo, dopo aver compiuto l’omicidio, ha fatto una chiamata ai carabinieri che si sono precipitati sulla scena del crimine. Sul posto hanno trovato Maria Rosa Troisi senza vita, immersa in una pozza di sangue nella villetta dove viveva la famiglia Battipaglia.

Femminicidio di Battipaglia, l’arresto di Marco Aiello

I carabinieri della compagnia locale, guidati dal capitano Emanuele Bileti, hanno arrestato immediatamente Marco Aiello che si trovava in stato di choc. La tragedia si è consumata verso mezzogiorno, nella zona della litoranea, dove molte famiglie risiedono in villette.

Indagini in corso

Gli inquirenti stanno attualmente cercando di comprendere le motivazioni dietro questo orribile femminicidio. L’unica certezza è che Maria Rosa Troisi è stata uccisa da suo marito con una coltellata fatale, ma il movente rimane oscuro. Pare che agli inquirenti Aiello abbia detto che la donna lo tradiva. Lo avrebbe provocato arrivando addirittura a minacciarlo. Potrebbe quindi aver agito per gelosia.

Difficile da ipotizzare la legittima difesa considerato che la vittima era a mani nude e non avrebbe avuto oggetti atti ad offendere.

I figli della coppia

Fortunatamente, i figli della coppia erano al sicuro dai nonni paterni al momento dell’omicidio e non hanno assistito alla tragedia. Pare che il padre prima della lite gli abbia ordinato di uscire.

La comunità locale è sconvolta e incredula, poiché Marco Aiello era visto come una persona pacata e gentile.

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