Aula consiliare gremita, giovedì sera a Felitto, per la presentazione del libro scritto dal professore Carmine Pinto e intitolato “Il brigante e il generale – La Guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola”, edito da Laterza. L’incontro, svoltosi alla presenza dell’autore, ha suscitato notevole interesse tra i cittadini. A moderare il dibattito, promosso dal Comune di Felitto, guidato dal sindaco Carmine Casella e dal Forum dei Giovani, è stata la professoressa Giuseppina Di Stasi. Carmine Pinto, professore ordinario presso l’Università degli di Salerno, ha illustrato al pubblico i punti salienti dell’opera storica che racconta del periodo immediatamente successivo all’Unità d’Italia quando, la nazione, si trovò a combattere una vera e propria guerra civile, quella per il Mezzogiorno. Una guerra che ebbe tra i protagonisti un brigante e un generale, ossia Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola.
I protagonisti
Carmine Crocco. Pastore, militare, bandito di professione, divenne il capobanda più famoso nelle campagne meridionali dopo il 1860. Alla guida del brigantaggio filoborbonico, sperimentò forme di guerriglia che ebbero fortuna nel XX secolo, anticipandone gli aspetti politici e una organizzazione criminale su larga scala. Dall’altra parte, il generale Emilio Pallavicini di Priola, aristocratico sabaudo, militare esperto in operazioni speciali e al comando di reparti schierati nella campagna contro il brigantaggio, parte dell’antica aristocrazia di spada, interpretò la conclusione di un processo secolare, in cui i ruoli militari passavano definitivamente ai professionisti della guerra.
Uno stimolante dibattito con il Prof. Pinto
Nel primo decennio dell’Italia unita furono questi due uomini, dunque, i protagonisti più conosciuti della guerra per il Mezzogiorno. Una storia e due influenti personalità ricostruite e spiegate magistralmente nell’opera di Pinto che, in occasione della presentazione del volume tenutasi a Felitto, ha risposto alle curiosità dei tanti lettori intervenuti.