Felitto, comune condannato a risarcimento dopo la causa dell’ex vicesindaco Morena

L’amministrazione cerca un modo per non gravare sul bilancio

Di Alessandra Pazzanese

Il Comune di Felitto, guidato dal sindaco, Carmine Casella, ha dato mandato, tramite apposita delibera di giunta, all’ufficio di ragioneria di provvedere a pagare delle spese pendenti, dovute in seguito alla causa legale con il dottor Pasquale Morena. L’ente, in questo modo, ha dimostrato di voler pagare le spese dovute, ma senza che queste possano compromettere il bilancio comunale.

La vicenda

I fatti risalgono al maggio del 2007 quando fu notificato, al Comune di Felitto, nella persona dell’allora sindaco Maurizio Caronna, l’atto di citazione con il quale il Morena richiedeva il pagamento dell’indennità di funzione per aver ricoperto la carica di vicesindaco.

L’importo richiesto da Morena ammontava a 17.063,75 euro, per il periodo dal 5/5/1995 al 12/6/1999 e dal 23/6/1999 al 13/6/2004.

L’ente decise, dunque, di costituirsi in giudizio, ma con la sentenza n. 4023/2014 il comune fu condannato ad un pagamento, a favore di Morena, di 17.063.75 euro, oltre alla rivalutazione monetaria degli interessi e al pagamento delle spese legali di 2.700 euro.

Il Comune di Felitto, valutato che nulla era dovuto o che, se dovuta, l’indennità sarebbe stata di una cifra inferiore rispetto a quanto richiesto, ossia pari a 8.500 euro in quanto, al momento dell’incarico per il quale si chiedeva la liquidazione, il dott. Morena risultava dipendente, fece ricorso in appello. A costituirsi in giudizio furono gli eredi di Morena, nel frattempo deceduto.

Il giudizio di appello, con sentenza n. 411/2020, confermò però quanto stabilito dalla sentenza di primo grado, ossia la condanna del Comune al pagamento di 17.063,75 euro a titolo di indennità di funzione non percepita da Morena.

Il comune fu così obbligato a pagare anche le spese legali all’avvocato degli eredi di Morena, per ulteriori € 1.889 euro oltre agli oneri di legge.

L’ente, dunque, ritrovandosi a versare circa 15.000 euro a titolo di spese legali di controparte, le spese
legali di rappresentanza in giudizio e le spese vive di processo, ha ritenuto opportuno definire tale situazione pendente dando incarico all’ufficio di ragioneria affinchè concordi con gli eredi dell’ex vixesindaco, le modalità di erogazione di quanto dovuto, ma nella salvaguardia
degli equilibri di bilancio e di attivare l’iter necessario per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio.

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