I servizi veterinari dell’Asl di Salerno hanno rinvenuto una taccola positiva al virus che provoca la febbre del Nilo. Il caso risale alla fine di luglio. Successivamente sono stati segnalati alcuni casi proprio nel comprensorio cilentano.
L’uccello, trovato nei pressi di Agropoli, è stato sottoposto ad autopsia e gli esami virologici presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale di Portici, hanno confermato la presenza del virus.
Le attività di controllo dell’Asl
“Questo ritrovamento – afferma il professor Orlando Paciello, titolare della cattedra di Anatomia patologica del dipartimento di medicina veterinaria dell’Università Federico II e presidente dell’Ordine dei medici veterinari di Salerno – testimonia la circolazione del virus sul territorio, ma anche l’attiva sorveglianza del servizio veterinario dell’Azienda sanitaria che è stato pronto a ritrovare un animale morto proprio a causa dell’infezione. Il monitoraggio continua costantemente su tutta la provincia di Salerno, grazie all’istallazione di trappole per le zanzare, che vengono poi esaminate alla ricerca del virus. Ad oggi nessuna zanzara ha dato esito positivo”.
Le indagini dell’Asl proseguono. Le analisi vengono effettuate su diversi animali. Anche i cittadini possono avere un ruolo attivo, segnalando eventuali animali morti individuati per strada.